Magnifiche
testicolate & i calli del Professor Giulini I
ciottoli? «Giulini convinto di sentirli sotto i calli» dichiara
dal FAI Marco Magnifico Oggi
la NationalVenetoList PressNews si arricchisce di una nuova 'entry', L'Illustrissimo
Eccellentissimo Riveritissimo Ministro Giancarlo Galan che xe veneto
e buon vicino di casa <<Articoli
collegati "Salva" la corte di Villa dei Vescovi - Il Retroscena
Ferrari Fai, brolo o Corte d'onore?>> <<Lettera
aperta al Presidente Menorello - «Villa desnuda» e le allegre
comari del FAI - Sgomento Carandini - Li Turchi Selgucidi PressNews>> <<Verbale
fumoso... e "Deiezioni moderniste">> <<La
battaglia di Villa dei Vescovi? Come La Battaglia di Lepanto>> <<Bologna
2007. La Sovrintendente Sabina Ferrari: NO al palco mobile stagionale
in Piazza Verdi a Bologna>> <<Padova
2011: SI' al FAI e al palco fisso in cemento e trachite nella rinascimentale
Villa dei Vescovi?>> «VILLA
DESNUDA E NUDI VESTITI» <<Adotta
una pietra di Villa dei Vescovi, FAI un gesto speciale. Dona subito!
Aiutaci a darti il benvenuto a Villa dei Vescovi>>
«Nessuna traccia di ciottoli, come invece ipotizzava Giulini
convinto di sentirli sotto le erbacce: probabilmente aveva i calli»
dichiara con raffinata eleganza intellettuale e risoluto piglio testicolare
il vicepresidente esecutivo del FAI, Marco Magnifico, alla malcapitata
cronista. Chi è il Professor Patrizio Giulini? Un esperto
in botanica di chiara fama che il vicepresidente del FAI ridicolizza
pubblicamente. Giulini è un'istituzione patavina, veneta,
nazionale. Già membro del Comitato tecnico scientifico dell'Orto
botanico di Padova, patrimonio dell’UNESCO, attualmente è membro
del Comitato Nazionale per i Giardini storici del Ministero per i
Beni Culturali e Ambientali, Consulente del Ministero della gestione
del Giardino Inglese del Palazzo Reale di Caserta e per la Soprintendenza
regionale del Piemonte e per la Regione Piemonte per i restauri del
Real Parco del Castello di Racconigi, del Giardino Reale di Torino e
dei Giardini di Venaria Reale. Ha ricoperto le cariche di Vicepresidente
della Commissione cultura e Consigliere comunale nel I° Governo
Zanonato. E giura, il linguacciuto vice President, - contraddicendo,
quindi configurandosi così il reato di falso in Atti Pubblici
dei Sopraintendenti per i Beni Culturali e Ambientali per il Veneto
Orientale, Sabina Ferrari e Ugo Soragni, - di «aver cambiato
idea» (il FAI) non per le violente critiche piovute a raffica
da Istituzioni, tremila cittadini padovani, veneti e non veneti, e da
me. Critiche accorate su realtà ampiamente documentate che
hanno segnato l'epoca della non credibilità, del declassamento
culturale, dell'affarismo del FAI. «Abbiamo modificato il nostro
progetto, che pure era stato approvato dalla Soprintendenza,
solo perchè non ci veniva consentito di delimitare la pavimentazione
(del brolo, o corte d'onore..,ndr) con una siepe»(!)
dichiara sul Gazzettino di Padova, qua in calce, l'ineffabile ''Vice
Presidente Esecutivo del FAI", Marco Magnifico, "che
definisce «tutto quel baccano» la polemica alimentata dalla
prima moglie di Vittorio Olcese con toni molto sopra le righe, e in
parte raccolta dalla seconda commissione consiliare della Provincia,
presieduta da Domenico Menorello, Pdl", commenta il cronista. E
Magnifico prosegue «Meglio eliminare del tutto la trachite riservandola
esclusivamente alla loggia». Invece, a leggere le disposizioni
impartite al FAI firmate da Sabina Ferrari e inviate il 7
Aprile al Presidente della Commissione Cultura della Provincia di
Padova, i permessi concessi consistono nella rimozione dei ciottoli
dal portico di Villa dei Vescovi ed a sostituirli con pietre
di trachite, e l'autorizzazione a rimuovere 3 dei 4 alberi del
brolo, o (corte d'onore...) tra cui un secolare cedro del Libano. Tre
alberi, dichiarato dalla Ferrari, «abbattuti già da alcuni
mesi». Quindi ben prima dei permessi concessi dalla Sopraintendenza. E
nessun permesso è scritto sulla relazione che autorizzi il
FAI a pavimentare il brolo o (corte d'onore...) con pietre di
trachite. Inoltre, nessun permesso in merito alla loggia
(le logge sono due, una sul versante Est, l'altra sul versante Ovest,
quindi quale delle due logge, secondo il Magnifico bugiardo, il FAI
è autorizzato a pavimentare con pietre di trachite? Nessuna
loggia da pavimentare è menzionata dalla relazione Ferrari. Ma
questa dei permessi è un'altra storia. E' il 'Retroscena'
che sta dietro i permessi concessi, secondo il FAI e il suo portavoce
Magnifico, dalla Sopraintendente Ferrari, ma non concessi
secondo la relazione inviata dalla stessa Ferrari al Presidente
della Commissione Cultura della Provincia di Padova. Conclude
il Magnifico millantatore «Nonostante (nonostante?!) gli attuali
scavi abbiamo riportato alla luce un'antica pavimentazione, probabilmente(!)
cinquecentesca, dove poi è cresciuta l'erba.(!) Nessuna
traccia di ciottoli, come invece ipotizzava Giulini convinto di sentirli
sotto le erbacce: probabilmente aveva i calli». Il
Professor Patrizio Giulini? Non ha mai parlato di ciottoli
che pavimentavano il brolo o (corte d'onore...)
rinascimentale di Andrea da Valle, bensì di ciottoli che già
prima degli anni 60 pavimentavano, quindi ante il nostro restauro, il
porticato e i due vialetti a disegno di crociera che dividono il brolo
in quattro quadrati erbosi. Questa ennesima illazione isteroide,
malevola e mentitrice del vicepresidente del FAI offende e lede gravemente
la fama e l'indiscussa professionalità del Professor Patrizio
Giulini. Ecco come il Magnifico millantatore, l'attuale Presidente
FAI e l'architetto Luciani sono usi cambiare le carte in tavola nell'eterno
gioco delle tre carte. Un solo esempio, ma ce ne sono tantissimi,
troppi? Sostenere che il brolo di Villa dei Vescovi
non è mai esistito ma è frutto del "restauro romantico"
di Vittorio Olcese e mio che avremmo cancellato l'antica corte pavimentata
in mattoni di cotto, questa volta non in pietre di trachite, come oggi
Magnifico dichiara a il Mattino di Padova, essere emersa dagli ultimi
scavi... Non solo, ma tentando di far fesse le persone, e come emerge
dalla mail di Magnifico che segue, insultandole, coinvolgendo in false
dichiarazioni anche esperti e storici dell'architettura di chiara fama.
Leggere per credere: ----- Original Message ----- From:
Marco Magnifico To: Giuliana
D'Olcese ; Presidente.onorario
; Presidente Cc: Lucia
Borromeo ; Giorgio Rigone Sent:
Monday, February 08, 2010 9:06 AM Subject: R: Spett.
Presidenze, Dirigenze Chiedo nuovamente a Lucia
Borromeo di accellerare la risposta a Giuliana de Cesare; si può
anche dirle,
nella risposta, che i saggi che abbiamo compiuto per documentarci
sullo stato primigenio
del parterre (perchè più di parterre si tratta che
di brolo) hanno rivelato
che esso era pavimentato in cotto;
dunque non in terra;
semmai, Lucia, parlane con Rigone; prego che tu risponda oggi perchè,
come ho già detto, il soggetto è imprevedibile e può
diventare pericoloso; grazie
"Salva"
la corte di Villa dei Vescovi Il
Gazzettino di Padova giovedì 14 Aprile 2011
|
«VILLA DESNUDA
E NUDI VESTITI» 21 Marzo 2011 - Dichiarazioni dell'architetto
Domenico Luciani a il Mattino di Padova «E per denudarne
l'architettura vanno espiantati gli alberi di cedro sul versante Est
della villa, come abbiamo fatto con gli affreschi coperti con veli che
vescovi del 900 hanno fatto velare». Se non nella propaganda
dei "meriti" dei restauri del FAI, a Villa dei Vescovi, non
sono mai esistiti veli fatti dipingere da vescovi del 900.
Le
allegre comari "ignoranti" e non veritiere del FAI Aprile
2010 - Aprile 2011: Comunicato stampa della Presidente Ilaria
Buitoni Borletti presente sul sito internet del FAI nonostante
le sonore smentite subite.
IL
FAI REPLICA ALLE ACCUSE INFONDATE DI GIULIANA DE CESARE SU VILLA DEI
VESCOVI
ILARIA BORLETTI BUITONI PRESIDENTE
DEL FAI - FONDO AMBIENTE ITALIANO REPLICA ALLE ACCUSE INFONDATE DI
GIULIANA DE CESARE SU VILLA DEI VESCOVI
In seguito alle dichiarazioni di Giuliana de Cesare, prima moglie
di Vittorio Olcese, su Villa dei Vescovi, il FAI ritiene doveroso chiarire
informazioni errate e parole non veritiere. Innanzitutto
si precisa – come dice Ilaria Borletti Buitoni, Presidente FAI - che
la signora Giuliana de Cesare non ha avuto alcun ruolo nella donazione
al FAI di Villa dei Vescovi, che è stata invece effettuata da
Maria Teresa Olcese, vedova di Vittorio Olcese, e dal loro figlio Pierpaolo
nel 2005. Riguardo l’accusa mossa al FAI di stravolgere l’aspetto
storico della corte della Villa con un nuovo progetto, affidato al professor
architetto Domenico Luciani, teniamo a puntualizzare quanto segue. L’immagine
di riferimento utilizzata dalla signora de Cesare per la corte risale
al 1963 e riproduce l’aspetto conferito al luogo dagli importanti
restauri realizzati all’epoca per volere di Vittorio Olcese(!!!)
questo è troppo, si
strumentalizza il silenzio forzato di un defunto,ndr),
allora sposato con la signora de Cesare. Nulla però consente(!)
di affermare che questo aspetto sia quello conferito alla corte dall’architetto
Andrea da Valle negli anni Sessanta del Cinquecento. Le
fasi precedenti all’intervento Olcese sono testimoniate da alcune immagini
storiche reperite nel corso degli studi e che confermano
come il progetto del 1963 sia frutto di
una libera scelta dei proprietari.(!) In
particolare in queste foto è visibile una sistemazione di gusto
inglese(!) tardo romantico(!)
(di fine Ottocento(!) - primi Novecento)(!),
con dei percorsi a vialetti con curve e il pozzo, ancora dotato della
vera di pietra, in seguito distrutta, estranea alla
tradizione locale e scollegata dal progetto originario.(!) Intorno
agli anni Trenta del ‘900 le foto storiche mostrano come la corte-giardino
sia stata ridotta a prato e, insieme all’edificio, versi in grave degrado.
Scompare la vera da pozzo, costituito ora da semplici mattoni intonacati. Negli
anni Cinquanta del ‘900 si vede come il degrado sia ulteriormente avanzato
e la superficie della corte appaia priva di alcuna
forma di disegno.(!) Sono
tuttora in corso ricerche storico-archivista avviate
dal FAI ben prima dell’inizio del lavori(!!!)
e la cui conclusione è prevista per la fine di aprile.(!) Al
momento attuale, il materiale emerso non consente pertanto alcuna ricostruzione
della corte fedele al progetto cinquecentesco - a noi ignoto - (!), che
certamente si conformava all’aspetto rinascimentale della Villa e nel
quale è ben difficile ipotizzare la presenza di un pozzo collocato
così espressamente fuori asse,(!) come
nella versione proposta dal restauro del 1963. In assenza per
il momento di documentazioni archivistiche più complete(!),
dunque, e volendo mantenere fede allo schema a croce proposto in
un disegno del 1697, il FAI ha quindi inteso dar vita a un progetto
nuovo, affidato a Domenico Luciani e concertato con la Sovrintendenza
ai Beni Architettonici e Paesaggistici, organo scientifico autorizzato
ad avvallare l’intervento, intervento che comunque - prima di essere
approvato in via definitiva - sarà condiviso con il Comitato
Scientifico(!) che affianca il FAI(!)
nella complessa vicenda del restauro. Questo progetto è quindi
in fase di elaborazione e ogni verifica sarà ultimata solo nel
prossimo maggio, nel momento in cui si potranno considerare complete
le ricerche archivistiche(!!!) tuttora
in corso. Ufficio Stampa FAI Simonetta Biagioni - stampa - tel. s.biagioni@(Privacy) Novella Mirri - radio e tv - tel. ufficiostampa@(Privacy)
La replica
di Giuliana D'Olcese alle dichiarazioni della Presidenza FAI avvenuta
un anno prima della prova di Italia Nostra con la «Gran
Carta del Padovano»
VILLA DEI VESCOVI
Notizie dal FAI Aprile - Maggio
- Giugno 2010 Chi "dice parole non veritiere"?
Giuliana D'Olcese o la Presidente del FAI Ilaria Buitoni Borletti? Nei
giorni in cui sulla stampa nazionale leggiamo Giulia Maria Mozzoni
Crespi invocare, giustamente, e discettare di Articoli 21 e 9
della Costituzione, Giuliana D'Olcese, già proprietaria di
Villa dei Vescovi che con Vittorio Olcese la acquistò e la restaurò,
in merito al Comunicato stampa diramato dal Presidente del FAI, Ilaria
Buitoni Borletti, che indica come "accuse infondate"
le critiche mosse da Giuliana D'Olcese all'offensivo antistorico progetto
del FAI per Villa dei Vescovi, progetto di Domenico Luciani che sopprime
il pozzo, il tasso e i cedri secolari, e il brolo di Andrea da Valle,
risponde: "Primo, seppellire il brolo Rinascimentale
di Villa dei Vescovi sotto una colata di cemento è come seminare
mine antiuomo sul percorso di una scolaresca. Le mie, seppur pungenti,
non sono "accuse" bensì critiche fondatissime
e dimostrate, ma critiche che il FAI e la Presidenza Borletti,
finora, si son ben guardati dal dimostrare il contrario di quanto critici,
esperti, cittadini veneti e non veneti ed io sosteniamo con prove, non
con chiacchiere salottiere. Già dall'otto Febbraio 2010, il
vicepresidente esecutivo del FAI, Marco Magnifico, va sostenendo che
fin dal Rinascimento "il parterre di Villa dei Vescovi era
pavimentato in cotto, dunque non in terra", quindi, sostiene
Magnifico ex direttore culturale del FAI, che in Villa dei Vescovi
il giardino (o brolo, o orto) non è mai esistito.(!) "Magnifico,
con un inedito quanto grottesco Serenissimo francesismo - asserisce
con ironia un noto e stimato critico d'arte - il brolo veneto Rinascimentale
di Andrea da Valle, lo ha rimodernato ribattezzandolo il parterre". Secondo
punto: sul sito ufficiale di Villa dei
Vescovi le mie critiche sono suffragate da una
amplissima documentazione storiografica e fotografica. Documentazione
particolareggiatissima e amplissima che mostra, inequivocabilmente ed
impietosamente, quali siano gli "errori" e gli
intenti del FAI, e della sua Presidenza, nel voler distruggere a tutti
i costi il brolo del grande architetto rinascimentale Andrea da Valle
per far posto ad una sorta di sinistro mausoleo affondato in una immane
colata di cemento e in un'altrettanto antistorica offensiva pavimentazione
in pietre di trachite. "Opera architettonica" che
non solo il FAI ha commissionato all'architetto Domenico Luciani, ma
pietre di trachite che, già da Gennaio 2010, vengono offerte
a 200 euro ciascuna a quanti vogliono "immortalare per
sempre" il loro nome con "le iniziali incise
sulla pietra adottata". E, a leggere il comunicato della
Presidente del FAI, Borletti, tutto ciò ancor prima che la Sovrintendenza
abbia dato i permessi. (?) Insomma, si offrono pietre da "adottare"
prima che si conosca l'esito delle autorizzazioni. Il che impone un
interrogativo lapalissiano: Chi, in anticipo di sei mesi almeno, ha
dato al FAI la sicurezza di ottenere dalla Sovrintendenza le necessarie
autorizzazioni? Allora, chi "dice parole non veritiere"?
Giuliana D'Olcese o la Presidente del FAI Ilaria Buitoni Borletti? E
la Sovrintendenza come spiega questo "mistero" inglorioso?
Mistero inglorioso e assai imbarazzante per tutti. Sicuramente per il
FAI e i suoi vertici. E per la Sovrintendenza già da tempo
informata nei dettagli? In merito alla dichiarazione "Le
fasi precedenti all’intervento Olcese sono testimoniate da alcune immagini
storiche reperite nel corso degli studi e che confermano come il progetto
del 1963 sia frutto di una libera scelta dei proprietari. In particolare
in queste foto è visibile una sistemazione di gusto inglese tardo
romantico (di fine Ottocento - primi Novecento), con dei percorsi a
vialetti con curve e il pozzo, ancora dotato della vera di pietra, in
seguito distrutta, estranea alla tradizione locale e scollegata dal
progetto originario" spiace dover smentire, ancora una
volta, la Presidenza FAI che, è evidente, dimostra
di non conoscere ne' la storia ne' le date dello storico restauro
di Giuliana e Vittorio Olcese. Nessun progetto ne' nessuna modifica
furono mai fatte sul brolo, brolo che come fu trovato fu fedelmente
conservato". ( Villa dei Vescovi Newsletter popolare Numero
36 )( Villa dei Vescovi Newsletter popolare Numero 37 )( Villa dei Vescovi
Newsletter popolare Numero 38 ) Notizie dal FAI Comunicato
stampa Presidenza Buitoni Borletti IL FAI REPLICA ALLE ACCUSE
INFONDATE DI GIULIANA DE CESARE SU VILLA DEI VESCOVI http://www.fondoambiente.it/beni/villa-dei-vescovi.asp
NationalList PressNews Sgomento
Carandini http://www.virusilgiornaleonline.com/ammonimenti_deliranti.htm «Professor
Tremonti, rassegnarsi le pare possibile? Lo so, il mondo della
cultura è un mondo pervaso da un bieco corporativismo, popolato
da gente abituata a spendere infischiandosene della tenuta dei conti». Due
lettere di Romano Prodi
Li Turchi Selgucidi
PressNews
Villa dei Vescovi Le
Ammiraglie http://www.villadeivescovi.net http://www.viruslgiornaleonline.com I
Bombardieri http://www.villadeivescovi.com/?p=174 http://www.villadeivescovi.org http://villadeivescovi.wordpress.com/2011/02/03/verbale-e-deiezioni-moderniste/ http://villadeivescovi.blog.ca/2011/02/03/verbale-fumoso-e-deiezioni-moderniste-10504456/ I
Dragamine / L'Equipaggio Veneto,
Cultura Politica & Società http://www.facebook.com/group.php?gid=102183439838776&v=wall Salviamo
il brolo Rinascimentale di Villa dei Vescovi http://www.facebook.com/group.php?gid=130926206923718 Fan
del brolo di Andrea da Valle a Villa dei Vescovi http://www.facebook.com/pages/Luvigliano-di-Torreglia-PD/Villa-dei-Vescovi/157519585792 Giuliana
D'Olcese su Facebook
Verbale
fumoso... e "Deiezioni
moderniste", il
Comitato di Settore del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e
gli "strafalcioni" del FAI di
Giuliana D'Olcese http://www.villadeivescovi.net/verbale_fumoso.htm Scriveva
il 26 e il 29 Gennaio 2011 il Professor Patrizio Giulini membro
del Comitato Nazionale Giardini Storici del Ministero per i Beni Culturali
e Ambietali, (...).
LA
BATTAGLIA DI VILLA DEI VESCOVI? Come La Battaglia di Lepanto
la
Battaglia di Lepanto 7 Ottobre 1571
La battaglia di Lepanto fu considerata universalmente “la più
grande battaglia navale di tutti i tempi", ed ebbe a dire William
Faulkner “Il passato non è mai morto, anzi: non è
neppure passato”. I Turchi Selgucidi arrivano dal lontano
oriente e tra il secolo XII e XIV conquistano tutto il medio
oriente e da quei popoli vengono convertiti alla religione Islamica,
della quale divengono i grandi propugnatori e integralisti. Tutte
le loro conquiste successive vengono fatte in nome di quella religione,
per cui essa diventa sinonimo di turco. Michele Ghisleri,
il Grande Inquisitore, viene eletto Papa il 7 gennaio
1566 ed è riconosciuto come un Papa intrasigente permeato da
rigorismo cattolico. Mise al bando da Roma i corrotti,
i ruffiani, le cortigiane, gli approfittatori, abolì
il carnevale, impose la stretta osservanza del matrimonio e la fustigazione
per gli adulteri. In Venezia venne a lui dedicato un’altare nella cappella
nella chiesa dei Domenicani dei S.S. San Giovanni e Paolo, accanto
alla porta della più grande cappella dedicata alla vittoria
di Lepanto, ora chiamata “Cappella del Rosario”. LA
BATTAGLIA All’alba del 7 ottobre del 1571 l’armata cristiana
era già in cammino, con le navi piuttosto disperse per il vento
e il mare mosso, quando si intravvidero le vele delle navi mussulmane. Mentre
la flotta si inoltrava lentamente, don Juan inviò un pilota
in esplorazione all’Isola di Oxiai che da un'altura contò 250
vele nemiche, ma il pilota fece a don Juan un racconto reticente perché
temeva di deprimere il giovane comandante innanzi all’ormai imminente
ed inevitabile battaglia. Il Vento favoriva le navi di Alì,
ma ad un tratto cessò e il mare divenne calmo. I Turchi
ammainarono le vele inutili con una manovra rapida e simultanea, che
i cristiani ammirarono. ( continua ) >>>
http://www.villadeivescovi.net/battaglia_Lepanto.htm
Sabina Ferrari Atto Senato Interrogazione a risposta
orale (PIERANTONIO ZANETTIN ) 3-00255 / 2006-11-16 giovedì
16 novembre 2006 nella seduta n.075
ZANETTIN - Al Ministro per i beni e le attività culturali
- Premesso che: consta all'interrogante che la Soprintendenza di
Verona per i beni architettonici e del paesaggio, attualmente retta
dal dirigente ad interim arch. Sabina Ferrari, sta respingendo
ai Comuni, ai sensi dell'art. 146 del decreto legislativo 42/2004 e
al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 dicembre
2005, le pratiche prive di una relazione paesaggistica, nonostante
le stesse siano state depositate agli uffici comunali prima dell'entrata
in vigore della norma (1° agosto 2006); tale orientamento
sta creando un diffuso disorientamento presso le pubbliche amministrazioni
interessate, in considerazione del fatto che, ad esempio, la Soprintendenza
di Venezia continua ad adottare un'interpretazione assolutamente difforme,
si chiede di sapere: se corrispondano al vero le notizie sopra
citate; nell'eventualità di una risposta positiva, quali iniziative
di competenza il Governo intenda adottare per evitare così eclatanti
ed imbarazzanti disparità di trattamento e di interpretazione
tra gli uffici periferici dello stesso dicastero. (3-00255) http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getlaw&id=875
La troppo "chiacchierata" Sovrintendente
per i Beni ambientali ed architettonici del Veneto Orientale. Interrogazione
al Senato Bologna
2007. La Sovrintendente Sabina Ferrari: NO al palco mobile stagionale
in Piazza Verdi a Bologna. Padova
2011: SI' al FAI e al palco fisso in cemento e trachite nella
rinascimentale Villa dei Vescovi?
BOLOGNA Emiliani attacca la sovrintendente Il palco in piazza
Verdi era ok il ministero apra un'inchiesta FRANCESCA PARISINI
La Repubblica, 07-04-07,
BOLOGNA
'Si tratta di ripulire una zona che dal 1970 versa in gravi condizioni'
'Quel progetto era ottimo'. E la Ferrari boccia il mercatino
bio in piazza Maggiore. «Che il Ministero apra un'inchiesta.
Non voglio fare quello che dà le bacchettate, ma sono convinto
che quello fosse un buon progetto per piazza Verdi, per cui è
necessario trovare una soluzione sollecita». Andrea Emiliani,
ex soprintendente cittadino ed ora membro del Consiglio superiore
delle Belle Arti, invoca l'intervento di Roma contro la decisione
di Sabina Ferrari, soprintendente ai beni architettonici della
città, che ha detto no al progetto di un palco per la musica
e il teatro che da giugno a settembre il Comunale avrebbe allestito
in piazza Verdi. (...), mentre è stata data una licenza
a Mc Donald's che impedisce di fatto il passaggio dei cittadini.
> continua > http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=29371 --------------------- «A
questo punto, che la sovrintendente decida il tipo di cappello che le
persone devono portare in testa per non entrare in conflitto con la
linea di orizzonte dei tetti». Gli storici dell'arte bocciano
l'idea della sovrintendenza di vietare gli ombrelloni dei bar per non
deturpare il paesaggio urbano. Con l'arma dell'ironia due grandi
nomi della critica d'arte, Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi,
.... > continua > http://bologna.repubblica.it/dettaglio/gia-che-ce-la-ferrari-decida-che-cappello-dobbiamo-mettere/1404188 --------------------- http://bologna.repubblica.it/dettaglio/scontro-comune-soprintendenza/1359576 --------------------- In
un suo comunicato Legambiente Padova annuncia che presenterà
ricorso alla Soprintendente per i Beni ambientali ed architettonici
del Veneto Orientale, Sabina Ferrari, affinché blocchi
le opere che la società Immobiliare Prato della Valle s.r.l.
intende costruire nell’area di Piazza Rabin e di Prato della
Valle. Il progetto prevede la costruzione – oltre al recupero
funzionale dell’Avancorpo dell’ex Foro Boario – di un parcheggio
interrato sottostante la piazza, che comporterà anche la
realizzazione di una grande rotatoria davanti a Santa Giustina.
Nel ricorso Legambiente invita la Soprintendenza a tutelare le condizioni
di ambiente e di decoro del complesso monumentale costituito dal Prato
della Valle e dalla chiesa di Santa Giustina, così come previsto
nel decreto di vincolo n. 00032814/23 dell’8 settembre 1956. Secondo
Legambiente, oltre a violare il vincolo, gli interventi in programma
mettono a repentaglio l’unitarietà del sistema Prato della
Valle, che comprende la piazza monumentale, Santa Giustina
e l’area dell’ex Foro Boario (estesa fino alle mura cinquecentesche
ed alla Breccia di Santa Giustina) e contrastano con l’obiettivo dichiarato
di operare per la sua riqualificazione urbanistica. http://www.dgtvonline.com/2010/07/padova-ex-foro-boario-legambiente-annuncia-ricorso/ ---------------------- http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getlaw&id=875 Atto
Senato Interrogazione a risposta orale (PIERANTONIO ZANETTIN ) 3-00255
/ 2006-11-16. giovedì 16 novembre 2006 nella seduta n.075
ZANETTIN - Al Ministro per i beni e le attività culturali
- Premesso che: consta all'interrogante che la Soprintendenza di
Verona per i beni architettonici e del paesaggio, attualmente retta
dal dirigente ad interim arch. Sabina Ferrari, sta respingendo
ai Comuni, ai sensi dell'art. 146 del decreto legislativo 42/2004 e
al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 dicembre
2005, le pratiche prive di una relazione paesaggistica, nonostante
le stesse siano state depositate agli uffici comunali prima dell'entrata
in vigore della norma (1° agosto 2006); tale orientamento
sta creando un diffuso disorientamento presso le pubbliche amministrazioni
interessate, in considerazione del fatto che, ad esempio, la Soprintendenza
di Venezia continua ad adottare un'interpretazione assolutamente difforme,
si chiede di sapere: se corrispondano al vero le notizie
sopra citate; nell'eventualità di una risposta positiva,
quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per evitare
così eclatanti ed imbarazzanti disparità di trattamento
e di interpretazione tra gli uffici periferici dello stesso dicastero. (3-00255)
Nonostante i
permessi della Sovraintendenza non ancora concessi, da oltre un anno
continua la vendita di pietre di trachite che pavimenterebbero prima
l'intero brolo, poi 300 metri quadrati. Pavimentazione a cui noi ci
opponiamo con fermezza. Giuliana D'Olcese de Cesare
Ma sulla voce Cosa
puoi fare tu | vai su ADOTTA
http://www.fondoambiente.it/adotta.asp
SULLO STESSO SITO http://www.fondoambiente.it/adozione-di-una-pietra-di-villa-dei-vescovi.asp Adotta
una
Pietra di Villa dei Vescovi Per informazioni: Alberica
Pellerey Responsabile Campagna Adozioni Telefono: 02 467615.266
- 212 E-mail: a.pellereyfond...
ADOTTA UNA PIETRA DI VILLA DEI VESCOVI
FAI un gesto speciale
Oggi hai la possibilità di fare un gesto davvero speciale,
legando per sempre il tuo nome alla storia di Villa
dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD), splendido esempio
del Rinascimento italiano. Con una donazione di 200 euro,
infatti, potrai adottare una pietra in pietra arenaria locale
che sarà posata e personalizzata con le tue iniziali nella
corte della Villa (il progetto della corte è ancora in
fase di approvazione, la superficie della stessa non supererà
quella attualmente ricoperta con ciottoli di fiume - circa 400 mq).
Ti sentirai orgoglioso nel sapere di aver contribuito personalmente
a far risplendere questa meraviglia del patrimonio culturale italiano.
Invia la tua donazione!
Non scordarti di comunicare le tue iniziali! Contatta Alberica
Pellerey al numero 02-467615.212/266 oppure invia
una email a: a.pellereyfond....
Oltre al progetto del cortile, sono tanti i lavori da completare
in vista dell'inaugurazione della splendida Villa del FAI.
Realizzata tra il 1535 e il 1542 da Giovanni Maria Falconetto,
con l'intervento di Giulio Romano, che domina l'incantevole paesaggio
dei Colli Euganei. Donata al FAI nel 2005 da Maria Teresa Olcese
e il figlio Pier Paolo in memoria del marito e padre Vittorio
Olcese, la Villa è impreziosita da un importante ciclo di
affreschi del fiammingo Lamberto Sustris.
Mancano ancora all'appello un milione di euro per consentirci
di chiudere definitivamente i lavori di restauro iniziati nel
giugno 2007. Aiutaci a rispettare il programma di restauri e a riconsegnare
così alla collettività questo importante monumento del
Cinquecento italiano. Ogni contributo, anche una piccola donazione,
per noi è fondamentale.
Ad oggi, i lavori di restauro hanno permesso il consolidamento strutturale
delle terrazze e delle scale di accesso alle terrazze, la realizzazione
degli impianti al piano terrazza, il recupero del ciclo di affreschi
di Lamberto Sustris, il restauro e consolidamento strutturale della
cinta muraria interna, il restauro delle facciate, dei corpi di scala
e relative balaustre, delle Logge e delle superfici intonacate degli
ambienti esterni.
Ecco cosa possiamo fare con il tuo aiuto:
- con 30 euro possiamo realizzare 3 metri di sentiero nel
vigneto
- con 50 euro possiamo posare 100 metri di cavi elettrici
- con 100 euro posiamo 1 metro quadro di pavimento in cotto
- con 200 euro posiamo e personalizziamo con le tue iniziali
una pietra in trachite nel parterre della Villa
- con 500 euro puoi contribuire al restauro di un lampadario
storico
- con 1000 euro puoi contribuire al restauro di un arredo
ligneo
Per informazioni: Alberica Pellerey Responsabile
Campagna Adozioni Telefono: 02 467615.266 - 212 E-mail: a.pellereyfond....
From: *Giuliana D'Olcese To:
Patricius.dom@alice.it ; Mpanajo@tin.it Sent:
Friday, February 25, 2011 10:30 PM Subject: Newsletter febbraio
2011 Nella Newsletter febbraio 2011 Alla voce AIUTACI
A DARTI IL BENVENUTO A VILLA DEI VESCOVI non
scrivono più, è la prima volta in circa
2 anni, di pietre di trachite, di adottarle, di pietre di arenaria locale,
e di adottarle, ecc. ecc., scrivono di Riordino
del giardino e della corte ecco la pagina Sostieni
il FAI con una donazione Leggi
tutto »
da http://www.fondoambiente.it/Attivita-FAI/aiutaci-a-darti-il-benvenuto-a-villa-dei-vescovi.asp
Aiutaci a darti il benvenuto a Villa dei Vescovi
Sostieni il FAI con una donazione
Villa dei Vescovi, splendida villa cinquecentesca situata su
un terrapieno dei Colli Euganei, aprirà al pubblico a fine maggio.
Ma sono ancora tanti i lavori da fare. Sostieni il FAI con una donazione,
aiutaci a darti il benvenuto nel migliore dei modi in questo splendido
Bene.
» DONA
SUBITO!
Meditare all'ombra delle logge cinquecentesche ammirando lo
straordinario panorama dei Colli Euganei, leggere un buon libro
seduto su uno dei divanetti di midollino. Non solo un Bene da visitare!
Villa
dei Vescovi a Luvigliano (PD) sarà uno splendido luogo
che potrai vivere come fosse la casa di un buon amico.
Il lungo lavoro di restauro della splendida Villa, che il
FAI aprirà al pubblico a fine maggio, permetterà
infatti di restituirle l'essenza della sua armonia architettonica
e ambientale, rendendola vitale e in grado di accogliere un elevato
numero di persone. Dal giugno 2007 a oggi abbiamo realizzato
un lavoro complesso e impegnativo, eppure, a pochi giorni dall'apertura,
c'è ancora molto da fare.
Aiutaci a darti il benvenuto nel migliore dei modi, aiutaci
a completare i lavori di Villa dei Vescovi. Anche un piccolo
contributo può fare la differenza!
Cosa manca da fare:
- Riordino del giardino e della corte
- Restauro di parte degli arredi storici
- Realizzazione servizi per il pubblico e le scuole: biglietteria,
bookshop, sale polifunzionali
Cosa puoi fare tu:
- Con 10 € puoi contribuire alla fornitura di 1 m³ di
terra agraria per la sistemazione del giardino
- Con 30 € ci aiuti a realizzare 3 m del sentiero del vigneto
- Con 50 € ci aiuti a mettere a norma i lampadari storici
- Con 80 € ci aiuti a realizzare 1 mq di pavimento di biglietteria,
bookshop, sale polifunzionali
- Con 200 € ci aiuti a completare gli impianti di sicurezza
in una stanza della Villa
- Con 500 € puoi contribuire al restauro di un arredo della
Villa
» DONA
SUBITO!
Sito
internet FAI Fondo Ambiente Italiano
Villa dei Vescovi fu edificata tra il 1535 e il 1542 su
un terrapieno dei Colli Euganei da cui domina il paesaggio circostante. (Ph.
© Archivio FAI)
INFO E PRENOTAZIONI DIREZIONE E UFFICI FAI
Ufficio Proprietà:
Tel. 02 467615296 - Fax 02 467615269
E-mail: proprieta fondoambiente.it Visualizza I Beni del FAI - Fondo Ambiente Italiano in una mappa di dimensioni maggiori
Orari di apertura
Attualmente la Villa è in fase di restauro. L'apertura è prevista per la primavera del 2011. - CHIUDI INFO E PRENOTAZIONI Edificata tra il 1535 e il 1542 su un terrapieno dei Colli Euganei,
l'imponente struttura della villa spicca sul paesaggio rurale
circostante. Più che una villa con concrete funzioni agricole, si
distingue per l'impianto architettonico che riprende i modelli della
romanità e che testimonia una perfetta armonia tra arte e natura,
ribadita all'interno dall'ampio ciclo di affreschi, di matrice
raffaellesca, eseguiti tra il 1542 e il 1548 da Lamberto Sustris. IL FAI REPLICA ALLE ACCUSE INFONDATE DI GIULIANA DE CESARE SU VILLA DEI VESCOVI
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Istituto Regionale delle Ville Venete
Il sito ufficiale
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