VILLA DEI VESCOVI

 SCONFITTA LA CULTURA DA FAI E SOPRAINTENDENZA DEL VENETO ORIENTALE. MA C'E' UN MA, LA
«Gran Carta del Padovano»
Ignoranza o mistificazioni dei massimi funzionari della Sopraintendenza del Veneto Orientale
e del FAI?
Trovata la prova, ulteriore, dell'arroganza, la protervia, l'ignoranza di Potere.
Ma non finisce qui
Il Presidente Napolitano sarà presente alla riapertura al pubblico della villa?
Bene, è da sempre che Giorgio e Clio Napolitano sono miei grandi amici
Giuliano Pisani, Presidente Commissione Cultura Comune di Padova, tratto in inganno dal FAI

 

Biblioteca Civica città di Padova
Gran Carta del Padovano

Brolo Monumentale 1567 - 1579
Andrea da Valle XVI Secolo

Curia di Padova antica pianta del
XVI secolo vedasi prospetto Nord Est

 

Soltanto la proterva arroganza, ignorante, di sedicenti funzionari statali & di certe fondazioni private - private sì ma che intascano fior di miliardi dallo Stato - vedi ARCUS e il 5x1000 - potevano ottenere i permessi per procedere allo stupro di un Monumento che, prima che al Fai, al Veneto, ai veneti, agli italiani, appartiene al Mondo.
La Sopraintendente del Ministero per i Beni Culturali, Monumentali e Ambientali per il Veneto Orientale, Sabina Ferrari,
(architetto), e il Direttore Generale Regionale del Ministero per i Beni Culturali, Monumentali e Ambientali per il Veneto Orientale, Ugo Soragni, (architetto), hanno concesso i permessi necessari affinchè la somma Architettura del brolo (o corte esterna...) di Andrea da Valle a Villa dei Vescovi venga profanata, resa antistorica, quindi commercializzata, con la cementificazione e la pavimentazione di un'area del Monumentale brolo, icona 2 -- vedasi il prospetto Nord Est dell'antica pianta del XVI secolo, icona 3 -- proveniente dalla Curia di Padova, ove è possibile distinguere gli alberi da frutto allineati sui quattro prati separati da due vialetti a forma di croce) che Andrea da Valle, dopo la morte di Giovanni Maria Falconetto, eresse tra il 1567 e il 1579.
Permessi concessi da Ferrari & Soragni,
(architetti), dopo che il Comitato di Settore - così è scritto sul verbale del Comitato Tecnico-Scientifico per i Beni Architettonici e Paesaggistici - Verbale n° 40 della Seduta del 16 dicembre 2010:
«Il Comitato tecnico-scientifico esprime il seguente parere»
(...). «Audito il Direttore Generale del FAI Marco Magnifico», (...).
Audito e presente, quindi, solo la parte: il FAI. Assenti, non invitate, le controparti.
(!)
Ora, l'ennesima riprova -- uno smacco culturale di dimensioni cosmiche per la Sovraintendente Sabina Ferrari, per il Direttore Regionale del Ministero, per il FAI e per i suoi vertici -- che le tesi strenuamente sostenute da me durante circa due anni, vengono confermate dalIa

«Gran Carta del Padovano», icona 1, reperibile perfino in internet.
Ci sarà, almeno, da ridere. Naturalmente, la cosa, non finisce qui
.
Giuliana D'Olcese de Cesare
P.S.: Voci dal Patavin sfuggite, e dal FAI, sosterrebbero che, e sosterranno che...
Ma sono voci fatte circolare ad hoc, al puro scopo di ingannare, ancora una volta, la buonafede dei Veneti, delle istituzioni Provinciali, locali che sostengono le mie medesime tesi e si oppongono allo stupro del brolo di Andrea da Valle con tutte le loro forze?
Le Voci dal Patavin sfuggite, "forse", hanno concordato di rinviare cementificazione e pavimentazione e, a clamori spenti, realizzare l'antistorico offensivo progetto del FAI e di Domenico Luciani, (architetto),?
NOI, NON CI FIDIAMO.
DOPO TROPPE PROVE NON VERITIERE DEL FAI, DELLA PRESIDENZA, DELLA VICEPRESIDENZA E del CdA FAI, NOI NON CI FIDIAMO.

 

VILLA DEI VESCOVI

Dal capo della delegazione Fai Padova, Giulio Muratori, (architetto), tratto in inganno anche il
Presidente Commissione Cultura Comune di Padova

Giuliano Pisani, infatti, il 20 Marzo scrive alla Presidente di Italia Nostra, Maria Letizia Panajotti, al Professor Patrizio Giulini, già Presidente dell'Orto botanico di Padova, e alla sottoscritta: EVVIVA!!!!
EVVIVA!!!!
con viva emozione mi accingo a informarvi con questa email che i nostri sforzi sono stati premiati. Ieri sera ho avuto un lungo franco colloquio con Giulio Muratori, che mi ha comunicato quanto segue. Il FAI, nonostante abbia visto sostanzialmente approvato l’intero progetto sulla corte d’onore di Villa dei Vescovi, ha preso la decisione di soprassedere alla lastricatura con trachite e di mantenere la corte d’onore con i quattro prati ecc.
Mi ha anche comunicato che per l’inaugurazione è prevista la presenza di Giorgio Napolitano. Ci siamo abbracciati e ringraziati a vicenda. Ho scritto soprassedere perché questa è stata l’espressione verbale usata, ma in un contesto che lascia intendere che sia la decisione definitiva. Siamo tutti vincitori, gli ho detto, perché questa scelta onora la Cultura e ridà credibilità al FAI, che rischiava di perderla. Evviva! Evviva! Evviva!
Buona domenica!
Giuliano

Giuliana D'Olcese risponde: Carissimi, ho letto EVVIVA!!!!.
E' però da troppo tempo che ripeto fino alla nausea, e in tutte le salse, che con me inganni e tattiche dilatorie non funzionano. Funzionano strategia, trasparenza, impegni presi e rispettati. Nessuno del FAI ha scritto a nessuno dei tre o ad altri, per esempio al Presidente della Commissione Cultura Provincia di Padova, l'avvocato Domenico Menorello, prendendo impegni scritti. Solo parole, parole parole parole come sempre. Nessun impegno verbale è stato mai rispettato dal FAI, sempre solo parole parole parole. Conclusione? Si è su un binario morto.
 Buona domenica Giuliana

Il Professor Patrizio Giulini scrive al consigliere del Parco del Colli Euganei, Gianni Sandon (che ha espresso il suo assenso alla pavimentazione del brolo di Villa dei Vescovi.ndr). Scrive Giulini:
Caro Gianni, la lettera che segue è il testo inviato a Giovanni Carbonara (Comitato di settore del MiBAC), come vedi io continuo nella mia linea di onestà e verità: SENZA COMPROMESSI. Ho certamente paura di Golia, ma ciò non toglie che io combatto solo per la VERITA’ e che questa non è quella del FAI o di Nico Luciani.
Ora mi devi credere, non perché lo dico io, evidentemente non mi stimavi abbastanza per essere creduto per principio! Ma perché documentato dalla storia…
A Te la decisione di scegliere di stare tra le frottole del FAI e di Luciani o dalla parte della VERITA’, non la mia, ma la verità assoluta.
Questa è l’ultima occasione per farmi capire se sei la persona che da sempre ho stimato (e a cui avrei creduto) o se sei un opportunista…
Ricordati la storia della tua vita e della tua linearità; ti sei sputato in faccia da solo
 Ciao p.

Il 22 Marzo su Il Mattino di Padova (l'articolo è in calce) tra le dichiarazioni di Giulio Muratori, capo Delegazione FAI Padova, si legge:
«Ci riflettiamo, intanto la corte è solo rimandata - conferma Muratori - La riapertura è prevista fra il 6 e il 10 giugno».
Segue a ruota l'autore del progetto, l'architetto Domenico Luciani:
«L'architetto Luciani, però, svela uno scenario leggermente diverso: il Fai ha già rinunciato alla trachite, quanto meno nella parte esterna della corte, mentre si tenta di chiudere in tempo per l'area sotto i portici».
Dunque cosa faranno ai portici?! Il FAI, ne' altri, hanno mai parlato o reso noto un progetto inerente i portici - attualmente pavimentati con ciottoli di fiume - mai parlato di portici da pavimentare in pietre di trachite.(!)

Mi scrive una grande amica che con suo marito, grande artista americano, in occasione di una Biennale d'Arte a Venezia sono stati nostri ospiti a Villa dei Vescovi:
Sconfitta la cultura. Ma c'è un ma, Giuliana?
La stupidità è ormai epidemica e universale. Ti abbraccio, Ann
L'articolo-intervista de Il Mattino di Padova è una vera chicca editorial-giornalistica. L'articolo-chicca è tutto da leggere....

Napolitano a Luvigliano

Il presidente con il Fai aprirà Villa dei Vescovi

La data tra il 6 e il 10 giugno. Approvato il progetto per la corte interna, ma non si metterà la trachite

Una data precisa ancora non c'è, ma la ragione è valida: i giorni sono quelli della «disponibilità» del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Che dunque verrà: vuole venire. Destino curioso per villa dei Vescovi, a Luvigliano: completata nel 1567 come «buen retiro» degli alti prelati patavini, verrà riaperta sotto gli occhi della massima carica (laica) dello Stato.
Chissà se Napolitano troverà il tempo anche di ripassare per Padova. Qui infatti studiò in gioventù sulle «sudatissime carte» al Tito Livio. Intanto villa dei Vescovi è pronta a riaprire i battenti e, almeno per ora, senza la corte in trachite della discordia, un progetto praticamente già abbandonato. Ovvero quei 400 metri quadrati, portati a 300 poi dalla Soprintendenza, nei quali era previsto un pavimento in trachite. Un tocco di modernità sul quale l'anno scorso si aprì una battaglia che coinvolgeva il Fai (che cura il restauro) e Maria Teresa Olcese, vedova di Vittorio che donò il palazzo dei vescovi nel 2005.
(Balla colossale de il Mattino di Padova. Infatti non è la vedova Olcese che ha fatto e tutt'ora fa la battaglia al FAI, ma ad aprire la battaglia e continuarla è Giuliana D'Olcese prima moglie di Vittorio Olcese, che assieme al marito, acquistò e restaurò Villa dei Vescovi.ndr).

Fra passi avanti e retromarce (curioso il bollettino del Fai in cui si vendeva agli iscritti per 200 euro la possibilità di incidere le proprie iniziali sulla pietra, ancor prima dell'approvazione del progetto) ecco l'annuncio: si aprirà senza trachite.
(Ancora oggi, 25 Marzo 2011, l'annuncio pubblicitario è sul sito internet del FAI: Nonostante i permessi non fossero stati ancora dati, l'annuncio è rimasto sul sito per circa due anni, segno che il FAI era certo di avere i permessi dalla troppo chiacchierata Sovraintendente Sabina Ferrari.ndr)

La «corte è rimandata», come spiega il rappresentante padovano del Fai, Giulio Muratori. «Abbiamo dei problemi con i tempi burocratici» spiega Muratori. O meglio, «abbiamo ottenuto il parere positivo sul progetto dell'architetto Domenico Luciani da parte della Soprintendenza e del comitato superiore del ministero dei Beni Culturali: il disegno di Luciani è inattaccabile».
Però manca qualcosa. «C'è un ritardo sulla richiesta del parere ambientale, che è stata inoltrata dalla Soprintendenza al Parco dei Colli in maniera inesatta, quindi la procedura si è bloccata».
Un intoppo che potrebbe anche non dispiacere. Muratori infatti precisa che il tempo in più sarà preso per dialogare con gli esponenti culturali di Padova e dintorni.

«Ci riflettiamo, intanto la corte è solo rimandata - conferma Muratori - così avremo anche il tempo per fare degli approfondimenti, contattando la parte culturale della città». Magari mediando con la commissione provinciale cultura, che nei mesi scorsi non aveva risparmiato dubbi e critiche al progetto.
L'architetto Luciani, però, svela uno scenario leggermente diverso:
il Fai ha già rinunciato alla trachite, quanto meno nella parte esterna della corte, mentre si tenta di chiudere in tempo per l'area sotto i portici.
«Nei quarantadue metri per quarantadue che disegnano il quadrato della corte - spiega - alla fine si è deciso di non mettere trachite, che invece ci sarà solo nel breve tratto vicino alle scale, sotto il portico».
Proprio oggi Luciani sarà alla villa, per verificare anche i tempi di sistemazione dell'area sotto il portico. «L'ipotesi è di farcela per l'inaugurazione: i tempi sono stretti, ma cercheremo di fare in fretta».
Un'altra mediazione in programma è quella con gli ambientalisti: l'argomento saranno, non a caso, degli alberi che spariranno tutto attorno alla villa.
«Sono molto contento che chi è stato chiamato a giudicare - conferma Luciani - abbia convenuto sulla necessità di «denudare» la villa dagli alberi che la circondano, in modo da renderla ben visibile a chi vi accede». Un gioiello del genere va messo ben in mostra, non tenuto nascosto, come fecero i vescovi che fra il settecento e l'ottocento diedero ordine di ricoprire alcune parti dei dipinti interni, con scene a soggetto mitologico, attribuiti al pittore fiammingo Lambert Sustris.
«Il progetto di recupero è molto semplice nella sua concretezza, non c'è più alcuna ragione di discussione» assicura Luciani.
22 marzo 2011
http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/03/22/news/napolitano-a-luvigliano-il-presidente-con-il-fai-aprira-villa-dei-vescovi-3753547

 

VILLA DEI VESCOVI

Ritorna "il parterre". Nonostante Muratori dikiarations' ancora oggi - vedi i link - offerte pietre in trachite del parterre della Villa
Con 200 euro posiamo e personalizziamo con le tue iniziali una pietra in trachite nel parterre della Villa
A me non piace essere presa per il q. A chi piace? Leggere per credere:

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Oggi hai la possibilità di fare un gesto davvero speciale, legando per sempre il tuo nome alla storia di Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD), splendido esempio del Rinascimento italiano. Con una donazione di 200 euro, infatti, potrai adottare una pietra in pietra arenaria locale che sarà posata e personalizzata con le tue iniziali nella corte della Villa (il progetto della corte è ancora in fase di approvazione, la superficie della stessa non supererà quella attualmente ricoperta con ciottoli di fiume - circa 400 mq). Ti sentirai orgoglioso nel sapere di aver contribuito personalmente a far risplendere questa meraviglia del patrimonio culturale italiano.

Invia la tua donazione!

Non scordarti di comunicare le tue iniziali! Contatta Alberica Pellerey al numero 02-467615.212/266 oppure invia una email a: a.pellereyfondoambiente.it.

Oltre al progetto del cortile, sono tanti i lavori da completare in vista dell'inaugurazione della splendida Villa del FAI.

Realizzata tra il 1535 e il 1542 da Giovanni Maria Falconetto, con l'intervento di Giulio Romano, che domina l'incantevole paesaggio dei Colli Euganei. Donata al FAI nel 2005 da Maria Teresa Olcese e il figlio Pier Paolo in memoria del marito e padre Vittorio Olcese, la Villa è impreziosita da un importante ciclo di affreschi del fiammingo Lamberto Sustris.

Mancano ancora all'appello un milione di euro per consentirci di chiudere definitivamente i lavori di restauro iniziati nel giugno 2007. Aiutaci a rispettare il programma di restauri e a riconsegnare così alla collettività questo importante monumento del Cinquecento italiano. Ogni contributo, anche una piccola donazione, per noi è fondamentale.

Ad oggi, i lavori di restauro hanno permesso il consolidamento strutturale delle terrazze e delle scale di accesso alle terrazze, la realizzazione degli impianti al piano terrazza, il recupero del ciclo di affreschi di Lamberto Sustris, il restauro e consolidamento strutturale della cinta muraria interna, il restauro delle facciate, dei corpi di scala e relative balaustre, delle Logge e delle superfici intonacate degli ambienti esterni.

Ecco cosa possiamo fare con il tuo aiuto:

  • con 30 euro possiamo realizzare 3 metri di sentiero nel vigneto
  • con 50 euro possiamo posare 100 metri di cavi elettrici
  • con 100 euro posiamo 1 metro quadro di pavimento in cotto
  • con 200 euro posiamo e personalizziamo con le tue iniziali una pietra in trachite nel parterre della Villa
  • con 500 euro puoi contribuire al restauro di un lampadario storico
  • con 1000 euro puoi contribuire al restauro di un arredo ligneo
  • Per informazioni: Alberica Pellerey
    Responsabile Campagna Adozioni
    Telefono: 02 467615.266 - 212
    E-mail: a.pellereyfondoambiente.it

 

 

 

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