Roma, Sabato 11 Marzo 2011 6:47 PM a
Esperti del Diritto, a Presidenze Beni Culturali e Ambientali nazionali,
a Sopraintendenza e Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
del Veneto, a Presidenze e istituzioni regionali, provinciali, comunali,
a Presidenze Commissioni cultura provincia e comune Padova, a Assessorato
cultura comune Padova, a Presidenza Italia Nostra Padova, a Professor
Patrizio Giulini, a consiglieri comune Padova.
"Minacce deliranti" (così definite da
stimati esperti del Diritto) della Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto, Direttore Regionale Ugo Soragni. Ricevo
oggi, via poste italiane, una 'missiva', (vedi icona)
a firma Ugo Soragni Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
del Veneto, nella quale 'missiva' lamenta il contenuto della mia mail
(in calce) dell'11 Febbraio 2011 e mi scrive: (...).
"Come Direttore
regionale del Veneto, Le esprimo tutto il mio biasimo per tale iniziativa,
(la mail allegata in calce,ndr) alle cui origini starebbe il
convincimento (?ndr) che il predetto Sopraintendente (Sabina
Ferrari,ndr) non avrebbe svolto adeguatamente le sue funzioni
(quali funzioni?ndr) nel caso della Villa in questione". (...).
"Detta comunicazione - così l'inizio della 'missiva' - consiste
in un assemblaggio di documenti (documenti?,ndr), in massima
parte tratti da riflessi di stampa, dal quale emerge con chiarezza l'intendimento
di ledere il prestigio del Sopraintendente arch.Sabina Ferrari, in capo
al quale si vorrebbe ravvisare comportamenti contraddittori e stravaganti. Nel
mentre le comunico di avere chiesto all'arch.Ferrari di valutare l'opportunità
di un'azione legale nei Suoi confronti, debbo rammentarLe che la difesa
dei propri interessi (propri interessi?!,ndr) e il sostegno dei
propri convincimenti (propri convincimenti?,ndr) non passano
attraverso la diffamazione (diffamazione?ndr) dei propri interlocutori.
La sua condotta è testimonianza, purtroppo attualissima, (...). Ritengo
la sua condotta tanto più censurabile (...)." Ugo SORAGNI
Egregie Istituzioni, Esimio Soragni Direttore Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto, da cittadina italiana,
desidero solamente, ancora una volta, difendere iI buon nome delle Istituzioni
del nostro Paese. Quindi, rispondo alla 'missiva' con le pochissime
parole necessarie, e sufficienti, a far notare che nulla di quanto
riportato sulla mail in questione - mail contestata dal Soragni tanto
da minacciare azioni legali nei miei esclusivi confronti - è
frutto di mie opinioni, cronache, o articoli diffusi o pubblicati su
organi d'informazione, bensì delle opinioni di notissimi critici
d'arte, e delle cronache di quotidiani come La Repubblica non
solo, ma di numerosi siti internet e blog. Sic. Mentre
alla mia tastiera è attribuibile, esclusivamente, il titolo dell'email.
Titolo che, come è evidente a tutti, conclude con un punto
interrogativo. Conclusione logica: La Direzione Regionale
per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto, ed il suo Direttore
Soragni Ugo, inizino a "valutare l'opportunità di un'azione
legale" con il denunciare per diffamazione il Parlamentare Pierantonio
Zanettin, autore dell'interrogazione al Senato della Repubblica, l'ex
Sindaco di Bologna, ora Parlamentare Europeo, Sergio Cofferati, Andrea
Emiliani, ex soprintendente cittadino (di Bologna) ora
membro del Consiglio superiore delle Belle Arti, i critici d'arte Vittorio
Sgarbi, Philipphe Daverio, esperti e critici di varie discipline, Legambiente
Padova, il quotidiano La Repubblica, siti internet e blog. Commento: Come
ampiamente dimostrabile, in Italia, è sufficiente sedere su una
carega o su uno strapuntino per dispensare "ammonimenti"
a destra e a sinistra ;- Giuliana D'Olcese
de Cesare saluta cordialmente e acclude i destinatari, la Sovraintende
Sabina Ferrari in testa, e l'e-mail dell'11 Febbraio 2011
----- Original Message ----- From: *Giuliana
D'Olcese To: Sabina
Ferrari benicult.it ; Rumele.it ;
Giovannicarbonara.it ; Urp.it
; Sbap-vebpt.it ; Dr-ven.it
; Direzionebenicultura.it Cc:
Avv.menorello.it ; Infomenorello.it
; Presidenteprovinciapadova.it
; Padovaitalianostra.it ; Titti
Panajotti.it ; Pisanig.comunepadova.it
; Giuliano.pisani.it ; Colasioacomunepadova.it
; ProfessorPatrizioGiulini.it ; Vittoriodalpiazunipd.it
; Antonioalbuziounipd.it ; Rallogi.it
; Elisabettafrigerioprovinciapadova.it
; Infowebdesigns.it Sent:
Friday, February 11, 2011 1:29 AM Subject: Sabina Ferrari
Sabina Ferrari Sopraintendente per i Beni ambientali ed architettonici del Veneto Orientale
Bologna
2007. La Sovrintendente Sabina Ferrari: NO al palco mobile stagionale
in Piazza Verdi a Bologna. Padova
2011: SI' al FAI e al palco fisso in cemento e trachite nella
rinascimentale Villa dei Vescovi?
BOLOGNA Emiliani attacca la sovrintendente Il palco in piazza
Verdi era ok il ministero apra un'inchiesta FRANCESCA PARISINI
La Repubblica, 07-04-07, BOLOGNA
'Si tratta di ripulire una zona che dal 1970 versa in gravi condizioni'
'Quel progetto era ottimo'. E la Ferrari boccia il mercatino bio in
piazza Maggiore. «Che il Ministero apra un'inchiesta.
Non voglio fare quello che dà le bacchettate, ma sono convinto
che quello fosse un buon progetto per piazza Verdi, per cui è
necessario trovare una soluzione sollecita». Andrea Emiliani,
ex soprintendente cittadino ed ora membro del Consiglio superiore delle
Belle Arti, invoca l'intervento di Roma contro la decisione di Sabina
Ferrari, soprintendente ai beni architettonici della città,
che ha detto no al progetto di un palco per la musica e il teatro
che da giugno a settembre il Comunale avrebbe allestito in piazza Verdi.
(...), mentre è stata data una licenza a Mc Donald's che
impedisce di fatto il passaggio dei cittadini. continua >>
http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=29371 --------------- «A
questo punto, che la sovrintendente decida il tipo di cappello che le
persone devono portare in testa per non entrare in conflitto con la
linea di orizzonte dei tetti».
Gli storici dell'arte bocciano l'idea della sovrintendenza di vietare
gli ombrelloni dei bar per non deturpare il paesaggio urbano. Con l'arma
dell'ironia due grandi nomi della critica d'arte, Philippe Daverio
e Vittorio Sgarbi, .... > continua >>
http://bologna.repubblica.it/dettaglio/gia-che-ce-la-ferrari-decida-che-cappello-dobbiamo-mettere/1404188 --------------- BOLOGNA
Scontro Comune Sopraintendenza continua >>
http://bologna.repubblica.it/dettaglio/scontro-comune-soprintendenza/1359576 --------------- In
un suo comunicato Legambiente Padova annuncia che presenterà
ricorso alla Soprintendente per i Beni ambientali ed architettonici
del Veneto Orientale, Sabina Ferrari, affinché blocchi
le opere che la società Immobiliare Prato della Valle
s.r.l. intende costruire nell’area di Piazza
Rabin e di Prato della Valle. Il progetto prevede la costruzione
– oltre al recupero funzionale dell’Avancorpo dell’ex Foro Boario
– di un parcheggio interrato sottostante la piazza, che comporterà
anche la realizzazione di una grande rotatoria davanti a Santa
Giustina. Nel ricorso Legambiente invita la Soprintendenza a tutelare
le condizioni di ambiente e di decoro del complesso monumentale costituito
dal Prato della Valle e dalla chiesa di Santa Giustina, così
come previsto nel decreto di vincolo n. 00032814/23 dell’8 settembre
1956. Secondo Legambiente, oltre a violare il vincolo, gli interventi
in programma mettono a repentaglio l’unitarietà del sistema
Prato della Valle, che comprende la piazza monumentale, Santa
Giustina e l’area dell’ex Foro Boario (estesa fino alle mura cinquecentesche
ed alla Breccia di Santa Giustina) e contrastano con l’obiettivo dichiarato
di operare per la sua riqualificazione urbanistica. continua >>
http://www.dgtvonline.com/2010/07/padova-ex-foro-boario-legambiente-annuncia-ricorso --------------- Atto
Senato Interrogazione a risposta orale (PIERANTONIO ZANETTIN
) 3-00255 2006-11-16. giovedì 16 novembre 2006 nella seduta
n.075 ZANETTIN - Al Ministro per i beni e le attività culturali
- Premesso che: consta all'interrogante che la Soprintendenza di
Verona per i beni architettonici e del paesaggio, attualmente retta
dal dirigente ad interim arch. Sabina Ferrari, sta respingendo
ai Comuni, ai sensi dell'art. 146 del decreto legislativo 42/2004 e
al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 dicembre
2005, le pratiche prive di una relazione paesaggistica, nonostante
le stesse siano state depositate agli uffici comunali prima dell'entrata
in vigore della norma (1° agosto 2006); tale orientamento sta
creando un diffuso disorientamento presso le pubbliche amministrazioni
interessate, in considerazione del fatto che, ad esempio, la Soprintendenza
di Venezia continua ad adottare un'interpretazione assolutamente difforme,
si chiede di sapere: se corrispondano al vero le notizie sopra
citate; nell'eventualità di una risposta positiva, quali
iniziative di competenza il Governo intenda adottare per evitare
così eclatanti ed imbarazzanti disparità di trattamento
e di interpretazione tra gli uffici periferici dello stesso dicastero. (3-00255) continua
>> http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getlaw&id=875
AMBIENTE Legambiente
Padova News
|
|
|
Ambiente
|
|
|
Mobilitazione per salvare il verde
nella zona del parco Iris
Sono già più di 1.000 i cittadini che in pochi giorni
hanno firmato
la petizione contro la nuova ondata di cemento prevista dal
Comune, che intende costruire circa 100 nuovi appartamenti nell'ultima
grande area verde della città nonostante il forte rischio di
allagamenti Continua...
Una petizione per salvare l'area verde in zona Parco Iris,
minacciata da un progetto di costruzione di altri 100 appartamenti circa
nonostante i recenti e gravi allagamenti che hanno colpito la zona.
E' questa la nuova iniziativa del Comitato Iris, promossa assieme
al Comitato StopAllagamenti - che raccoglie adesioni tra i cittadini
danneggiati dalle piogge di settembre 2009 e maggio 2010 - Legambiente,
ass. Alvise Cornaro, Amissi del Piovego e il WWF.
Il titolo della raccolta firme recita: "NO a nuovo cemento nell'area
verde in zona Parco Iris. SI ad un vero grande parco urbano contro gli
allagamenti". Un messaggio chiaro che in due settimane ha
già raccolto le prime 1.000 sottoscrizioni, indirizzato all'Amministrazione
comunale, ai consiglieri di Quartiere e al Consorzio di Bonifica Bacchiglione.
Siamo molto soddisfatti della partecipazione dei cittadini a questa
iniziativa e d'altronde stiamo chiedendo al Comune un'azione il cui
buon senso è sotto gli occhi di tutti: salvare quest'area
verde di pregio, ultima rimasta all'interno della città urbanizzata
e già molto sofferente sia per il rischio di allagamenti che
per la viabilità. Per farlo è sufficiente spostare la
nuova cubatura concessa ai privati, permettendo loro di costruire nei
terreni di proprietà comunale in zone non a rischio idraulico
dove è già previsto lo sviluppo del sistema insediativo
(tanto che il Comune ha già cominciato a venderne una parte per
renderli edificabili).
E' un'operazione che si può fare, con o senza il consenso
delle società private proprietarie dei terreni in questione ma
è sopratutto una richiesta che ribadisce ciò che è
stato detto oramai già da diversi anni dai Laboratori partecipati
coi cittadini nei Quartieri 3 e 4. Se chi ci amministra se ne è
dimenticato, con questa raccolta di firme vogliamo dimostrare che sono
in molti a non essersene affatto dimenticati, anzi. Qui si è
già costruito fin troppo ed è ora di finirla, punto e
basta.
Qui
trovate la pagina per firmare, anche online, e leggere il testo
completo della petizione. Fulvio Di Vittorio - Coordinatore Comitato
Iris
|
|
|
|
|
|
Cemento che ride
|
|
|
In piazza contro la cementificazione!
L’Adriatico ridisegna il Veneto
I Comitati Ambiente e Territorio della riviera del Brenta organizzano
sabato 12 marzo a Dolo una manifestazione contro la cementificazione
(scarica
qui il volantino). Su questo tema, perché non usare le
vie d’acqua? È quanto si chiede Carlo Crotti analizzando gli
scenari che il nuovo porto offshore di Malamocco può aprire
Continua... |
|
|
|
|
|
A prima vista temi come: il terminal a Dogaletto, la TAV tra Venezia
e Portogruaro, la Nuova Romea e la camionabile sull’idrovia, possono
apparire distinti e distanti, ma in realtà non lo sono. In comune
hanno l’idea di accentrare sul porto lagunare le vie di comunicazione,
ferroviarie e stradali. Chi a vari livelli amministrativi la sostiene,
pare non rendersi conto di quanto il Terminal off Shore (TOS) al
largo di Malamocco abbia cambiato le prospettive, dal momento che
è qui il punto focale dell’interfaccia mare-terra, non
Marghera o i moli di S. Marta. Le nostre domande sono: perchè
trasportare merci e containers via terra fino a Marghera, quando possiamo
raggiungere dal TOS con battelli fluvio-marittimi qualsiasi scalo portuale
compreso tra Ancona a Monfalcone? Perché non immaginare città
dell’interno della valle padana collegate all’Adriatico, qualora venisse
reso navigabile il Po? Già oggi 4-5 battelli fluviali, spostandosi
lungo il Canale di Valle (Chioggia) raggiungono il Fissero Tartaro Canal
Bianco e arrivano a Mantova provenienti da Venezia, togliendo dalle
strade in un anno 17.000 viaggi su camion.
Se un battello, partendo dal TOS e viaggiando lungo costa, può
raggiungere Monfalcone o Ravenna, a che serve discutere quale tracciato
far fare alla TAV e alla Nuova Romea? Perché non usare le
vie d’acqua, senza ferire a morte un territorio? L’Adriatico può
riconfigurare il Veneto! A nostro avviso quelle due opere sono ormai
fuori mercato. Se pensiamo ai costi e ai tempi necessari per la TAV
- il Corridoio 5 nel suo percorso italiano - sarà di fatto
una infrastruttura superata, quando sarà stata completata. A
Nord delle Alpi è in fase molto più avanzata un collegamento
Alta Capacità, che partendo da Lione collega Digione, Stoccarda,
Monaco, Vienna, Budapest. I ritardi accumulati nel nostro Paese ci hanno
messo fuori mercato. La nostra Confindustria, il Governo nazionale e
quello regionale ne prendano atto. Molto
meglio sarebbe se dedicassimo quei soldi per costruire il Corridoio
28 (Monfalcone, Vienna, Praga, Varsavia, Riga), che
incrocia il “nuovo corridoio 5” nella capitale austriaca. Del resto
anche la TAC Rotterdam-Genova, già in costruzione, toglie senso
e motivazioni al passaggio in Italia del principale Corridoio europeo
Est-Ovest.
Il TOS, qualora fosse collegato con battelli a Monfalcone, non solo
renderebbe la TAV veneziana, qualunque fosse il suo tracciato, un inutile
spreco di risorse e di territorio, ma risparmierebbe le spese per il
dragaggio del porto in provincia di Gorizia. Opera indispensabile all’attracco
delle grandi navi. Lo stesso ragionamento sul rapporto mare-terra vale
anche per il tratto autostradale della N. Romea fino a Ravenna. Qualunque
scalo della riviera romagnola, capace di ricevere battelli che pescano
3,5-4 mt, potrebbe essere valorizzato (da Porto Levante a Ravenna….).
La trasposizione di queste idee in linguaggio politico-amministrativo,
consiglia caldamente che venga aggiornato il PTRC (Piano Territoriale
Regionale di Coordinamento, ovvero il testo base della programmazione
del Veneto per i prossimi due decenni). Il testo già adottato
dalla Giunta Galan nel 2009, è chiaramente datato ed eccentrico
rispetto alla situazione infrastrutturale creata dal TOS.
Il TOS riconfigura le nostre infrastrutture e quindi le nostre priorità.
Se gli verrà permesso di distribuire i containers su più
scali, quasi fosse il cardine di un “porto diffuso”, allora diventerà
davvero competitivo rispetto a molti altri porti. Nazionali ed esteri.
Se invece dovesse concentrare i suoi containers a Dogaletto, lasciandoli
fermi su quel piazzale per 3-4 settimane in attesa di un qualunque mezzo
di trasporto - come accade a G. Tauro - allora avremo sprecato
tempo, denaro, occasioni di sviluppo e la creazione di nuova occupazione
su larga scala. La mia Associazione suggerirà nei prossimi giorni
a tutti i Comitati che si oppongono a vario titolo alla TAV, alla
N. Romea e alla Camionale (vedi
qui i motivi dei no alle varie grandi opere che cementificano
la riviera - manifestazione a Dolo sabato 12 marzo) questa prospettiva
infrastrutturale, come pure la richiesta alla Regione per l’integrale
revisione del PTRC. Carlo Crotti, Presidente Ass. Salvaguardia
idraulica del territorio padovano e veneziano
VILLA DEI VESCOVI
L'AUDITORIUM?
LA BATTAGLIA DI PADOVA Intervista
a Giuliano Pisani Presidente Commissione Cultura Comune di Padova
|
|
|
Lunedì, 5 Luglio 2010 - Ore 19:34
http://www.villadeivescovi.net/auditorium_Padova.htm
|
|
|
|