Domenica 7 Febbraio 2010 E' da socia sostenitrice
e convinta estimatrice di Giulia Maria Mozzoni Crespi fondatrice ed ora
Presidente onoraria del FAI carissima amica di Vittorio Olcese e
mia fin dal tempo del nostro comune acquisto e del restauro di Villa
dei Vescovi. Ed è da chi, per aiutare il FAI nel restauro
attuale di Villa dei Vescovi, è prima nell'aver adottato una stanza.
E infine è da chi riconosce e apprezza l'incessante lavoro della
signora Crespi, che con il Fondo Ambiente Italiano ha salvato tanti beni
culturali italiani, che levo un grido di dolore e fulminante stupore
per la piega, assai amara, e diciamo bizzarra, presa dai restauri della
mia ex proprietà patrimonio storico e culturale vanto del Veneto
e della storia della Veneta Serenissima Repubblica. Il fatto. Con
l'ultimo plico del FAI inviato ai suoi soci, tra le offerte per il
reperimento di ulteriori fondi per i restauri di Villa
dei Vescovi, colpisce anche chi non ha visitato Villa
dei Vescovi ma l'ha vista sui libri di architettura, depliant, o sull'amplissima
documentazione reperibile in internet, l'immagine-cartolina che mostra
il rifacimento del brolo opera secolare e celeberrima di Andrea
da Valle. Un'immagine sconvolgente che increduli si continua a fissare
pensando di essere preda non di una realtà ma di un'allucinazione.
Annientata la perfezione architettonica, stravolta l'armonia degli spazi
Rinascimentali del brolo -parte dell'intero organico progetto delle scalinate,
dei terrazzati in pietra dei Colli Euganei e della Grotta del Nettuno-
opera di Andrea da Valle, non come scrive Il Mattino di Padova «la
Grotta del Nettuno, adottata dalle delegazioni FAI di Padova e di Treviso,
opera di Vincenzo Scamozzi, l’architetto, allievo del Palladio, che ha
completato Villa
dei Vescovi, progettando le maestose scalinate di accesso ed i grandi
cortili pensili», il tutto sostituito da una squallida arroventata
pietraia. Si è mai visto un frutteto, un giardino -o brolo- pavimentato
in pietra?(!) Mai. "Il parterre di Villa dei Vescovi"
è un assoluto inedito. Brolo tipicamente veneto del da Valle
che dopo la morte, avvenuta nel 1535, di Giovanni Maria Falconetto -autore
del progetto di Villa dei Vescovi cui collaborò Alvise Cornaro
- nel 1567 ne continuò i lavori completandoli nel 1579
con alte mura di cinta, scalinate e sottoportici così che l'intreccio
tra paesaggio, interni
ed esterni monumentali della Villa dei Vescovi appare magico. ...
( parole rimosse a seguito di diffida Fai » ) Via l'originario antico pozzo, via
i quattro "fazzoletti" di terra e prato, via la limonaia, via
il secolare cedro del Libano guardiano del pozzo, via uno dei broli più
significativi della Storia dell'Architettura italiana e veneta e più
ben conservati nei secoli, via la perfezione delle proporzioni e degli
spazi, via la splendida armonia del progetto del da Valle. Secondo
un recente sondaggio, condotto proprio dal FAI, il brolo è
«Il luogo del cuore più amato dagli italiani» ma il
brolo di Villa
dei Vescovi, con il tocco magico di un inedito "Serenissimo francesismo",
si tramuta in «Il parterre di Villa dei Vescovi» in pietre
di trachite e siepi di bosso. Un ... ( parole rimosse a seguito di diffida Fai » ) ghermisce e si impossessa di
un «Orto conchiuso», ideale di vita del «ora et labora»,
immortalato e tramandato fino a noi dai grandi pittori che ci hanno resi
famosi nel mondo. Da Lambert Sustris, autore degli affreschi di Villa dei
Vescovi, a Raffaello, dal Perugino al Beato Angelico, da Giovanni Bellini
al Mantegna, da Giotto al Sassetta, da Cima da Conegliano al Carpaccio,
dal Ghirlandaio al Botticelli per finire ai Nazzareni, ai Prerafaelliti. Al
tempo dei nostri restauri, del glorioso Ente Ville Venete presieduto dal
rigoroso Boso Roi, bizzarrie e strafalcioni cultural-storici di tal portata
non accadevano. E' per il restauro di Villa
dei Vescovi e per il mio "arredo fuori da tutti gli schemi visti
fino ad allora", e per il rigore
con cui feci restaurare e poi arredai la Villa che dall'American
National Society of Interiors Decorators Foundation Vittorio Olcese
ed io meritammo il Primo
Premio nel mondo per il miglior restauro di un monumento d'arte. Premiati
a Venezia all'Accademia Querini Stampalia in presenza di trecento soci
dell'American National Society of Interiors Decorators Foundation venuti
in Italia per premiarci e visitare Villa
dei Vescovi. Giuliana
D'Olcese de Cesare
|
Brolo Villa dei Vescovi http://www.cisapalladio.org/cisa/mostre/allegati/ville_05_4_percorso.pdf
Villa dei Vescovi "Qualcuno aveva sospettato un
hotel a 5 stelle" Il
Mattino di Padova 08/01/2009 "Quando qualcuno, non certo
la Panajotti, gridò allo scandalo, parlando di hotel a 5 stelle
e di mega ristorante nella villa". «Niente di più
falso - dice Muratori - e avremo modo di dimostrarlo. Villa dei Vescovi
diventerà un «museo vivente», dove si potranno ritrovare
le suggestioni del «vivere in villa». Ci sarà una
parte didattica con la storia della costruzione della villa e le funzioni
da essa assunte nei vari secoli e poi anche una parte all'aperto. Nel
grande brolo saranno ripiantati gli alberi da frutto di un tempo e si
potranno riassaporare certe essenze». Il complesso, famoso
anche per gli affreschi del Sustris, ospiterà anche un
centro congressi, una caffetteria-ristorantino da 80 posti, 4 camere
da adibire a foresteria. Il progetto è di Christian Campanella,
docente del Politecnico di Milano, la parte esterna è curata
da Domenico Luciani. http://www.villadeivescovi.net/vivere_in_villa.htm
Il giardino. Mostra del Palladio Page 6 5 SALA 12-13 Il
Rinascimento si apre con le fantastiche xilografie dell’Hypnerotomachia
Poliphili e prosegue con un sorprendente “ritratto” di giardino rinascimentale
che appare sullo sfondo di un dipinto di Lambert Sustris dal
Museo di Lille, accostato al divertente Pozzoserrato “Gentiluomo con
voliera” (dal Museo Civico di Treviso), e a disegni di giardini, da
uno inedito per Valsanzibio (dal Museo Correr), a disegni di Francesco
Muttoni per Villa Loschi Zileri e di Jappelli per Villa da Schio. "Il
giardino agli esordi dell’ideale umanistico di vita a contatto con la
natura" Il giardino è, insieme alla biblioteca, il
luogo chiave della restituzione dello stile di vita degli Antichi. Nella
villa-azienda palladiana esso è un elemento del sistema di spazi
aperti adiacenti alla casa dominicale, organizzati in brolo,
giardino e peschiera. http://www.cisapalladio.org/cisa/mostre/allegati/ville_05_4_percorso.pdf
ARTe
Dossier Su Arte Dossier è spiegato che il
brolo era una costante di Falconetto e Palladio, lo ritenevano necessario
e salutare e contraddistingueva le ville da loro progettate.
Andrea
Palladio. La luce della ragione. Esempi di vita in villa ... Un'altra
tappa necessaria potrà essere, poco lontana di lì, la
Villa dei Vescovi a Luvigliano, sui colli Euganei, prototipo eccezionale,
disegnato dal ... www.ibs.it/code/.../sgarbi.../andrea-palladio-luce.html
Notizie fuorvianti da Mattino di Padova http://www.irvv.net/
Versione
HTML Mattino Quotidiano 03-10-2008 Foglio 1/2
www.irvv.net/.../03_10_08_Il%20Mattino%20di%20Padova_p%2040.pdf Villa
dei Vescovi. A metà restauro brillano gli affreschi di Aldo Cornelio(...)
Gli affreschi, invece, sono di Lambert Sustris, non di Aldo Cornelio La
Villa che prende luce da un impluvio come le case di Roma o di Pompei(...) Villa
dei Vescovi prendeva anche luce, ma non da un impluvio bensì
da un cortile interno a pianta di Vitruvio con loggette corrispondenti
alle grandi logge esterne, come le case della romanità. Per esempio
le case di Roma ove, su incarico di Alvise Cornaro, Giovanni Maria Falconetto
con l'apprendista Andrea Palladio, allora diciannovenne, si recò
per riprendere i rilievi delle antichità ed elaborarli per il
progetto di Villa dei Vescovi. A guardar fuori si nota che sarà
necessario cambiare i vetri delle finestre e gli infissi, i vetri non
sono originali e la luce fatica a farsi strada, sprigiona riflessi fasulli
come quelli di una pozzanghera ghiacciata.(...). I vetri, durante
il restauro di Vittorio e Giuliana Olcese, vennero ordinati in Germania
all'unica ditta, allora esistente in Europa, specializzata nel rifare
fedelmente i vetri veneziani rinascimentali che, sin dall'origine, parte
del loro fascino consiste proprio nella luce che filtrano ed emanano,
tipica della pittura veneziana. Luce che non fatica a farsi strada,
bensì è mitigata e addolcita dall'effetto del vetro soffiato
a Murano e Burano. Inoltre, non sprigiona riflessi fasulli come quelli
di una pozzanghera ghiacciata - come scrive il Mattino di Padova - ma
in estate filtra, mitiga, rinfresca l'abbagliante luce del Veneto.
Andrea
Palladio e la Villa Veneta - da Petrarca a Carlo Scarpa Formato
file: PDF/Adobe Acrobat - Versione
HTML Livio, la villa dei Vescovi rappresenta la rinascita della
villa degli antichi in Veneto. Il modello è la villa di Plinio
il Giovane, circondata da ... www.cisapalladio.org/cisa/mostre/allegati/ville_05_5_itinerari.pdf
Le
Giornate e le Visite di studio Il giardino di Villa Trissino
- Marzotto a Trissino (Vi). 22 mag 1997. Il giardino di villa dei
Vescovi di Luvigliano e il giardino di villa Emo a Rivella ... www.giardinostoricounivpadova.it/index.php? 22
mag 1997 Il giardino di villa dei Vescovi di Luvigliano e il giardino
di villa Emo a Rivella di Monselice (Pd)
Scempio ambientale a Villa Vescovi: tagliati gli alberi E
ancora, sul lato destro della Villa dei Vescovi, a poche decine di metri,
quasi attaccato a Villa Pollini, sono stati potati in maniera pesante
alcuni ... www.abano24ore.it/scempio-ambientale-a-villa-vescovi-tagliati-gli-alberi-.html
Da "Guida al Veneto" A Luvigliano, per la strada di 1.9
Km che da Torreglia si dirige a Ovest lasciando sulla destra il colle
Mirabello, con la cinquecentesca Villa Tolomei,
più volte rimaneggiata e contornata da un parco con laghetto
attribuito a Giuseppe Jappelli. Luvigliano,
metri 46 è un piccolo paese dominato dall'imponente mole della
Villa dei Vescovi, poi Olcese, isolata, massiccia
costruzione sopra terrazza, alleggerita da archi che ne scandiscono
le facciate. Iniziata nel 1474 su progetto di Bartolomeo Bon,
ripresa nel 1532 su disegni di Giovanni Maria Falconetto
con la supervisione di Alvise Cornaro, venne continuata da Andrea
da Valle nel 1567 e completata con alte mura di cinta, scalinate
e sottoportici nel 1579. Un elegante portale a semicolonne
ioniche immette nel cortile da cui si passa a sinistra nel brolo,
a destra nella gastaldia. Un imponente scalone conduce dal piano di
campagna al piazzale antistante all'ingresso: percorre la fronte una
loggia a lesene doriche, che si ripropone sul lato orientale
con armoniosi effetti di luce. http://books.google.it/books?id=yGav5pmJJ0kC&pg=PA497
Villa Querini Stampalia "Del complesso originario
e della maestosità che l’insieme degli edifici un tempo rappresentava,
oggi manca, purtroppo, il parco-brolo, opera unica nella pianura
veneta, distrutto fra il 1978 e il 1982." http://www.comunepressana.it/Villa%20Querini%20Stampalia
Villa Garzoni a Pontecasale "All’interno della villa,
pregevoli caminetti marmorei scolpiti dallo stesso Sansovino.
All’esterno barchesse porticate, una torre colombara e un vasto brolo." http://www.provincia.vicenza.it/documenti/depliant_colliberici.pdf+falconetto+brolo
"Le ville venete sono famose anche per il brolo" Villa
Fracanzan Piovene - Orgiano "La villa, contornata da
un giardino formale con bossi e da un parco di quaranta ettari cintato
da mura, è nota per il suo “brolo”, per l’anfiteatro collinare
e per le grandiose prospettive delineate da viali e da peschiere. La
collezione di rari trattori e di curiosi attrezzi agricoli, la falegnameria,
i granai, la cantina e le abitazioni contadine costituiscono, nel loro
insieme, il museo “Vita quotidiana e lavoro in villa”. "Di fronte
alla villa si trova il giardino formale con siepi di bosso e quattro
monumentali tassi, il “brolo” con alberi da frutta e gli orti." http://www.villafracanzanpiovene.it/download.asp?f=VillaFracanzanPiovene-Orgiano.pdf
Palladio "Il cortile ("cortivo") conteneva
barchesse, torri colombaie, forni per il pane, pollai, stalle, abitazioni
per i fattori e per i servitori domestici, stanze per fare il formaggio
e cantine per spremere l'uva. Già dal XV secolo si usava creare
una corte davanti alla casa, con un pozzo, separata rispetto al cortile
di servizio e con le sue barchesse, gli animali e gli spazi per battere
il grano. Giardini, orti di verdure e di spezie, vasche per i pesci
e, quasi invariabilmente, un grande frutteto (il "brolo")
erano tutti raggruppati o localizzati all'interno del muro di cinta.
Nei suoi disegni Palladio cercò di coordinare tutti questi differenti
elementi...." http://www.cisapalladio.org/cisa/doc/bio_i.php
E ancora "Con le ville, la catalogazione ha “fissato”
anche i “complessi” delle ville, ovvero gli elementi
che le caratterizzano: gli oratori, le pescherie e le barchesse che
davano linfa economica alla villa e che con il brolo, il parco
o il giardino costituivano un complesso dotato di una sua
precisa fisionomia unitaria." http://www.studioesseci.net/evento.php?IDevento=23
Villa Pisani "Nel grande giardino e nel brolo
venivano coltivati alberi da frutto e piante di agrumi; la produzione
di cedri, limoni, pesche e fiori rappresentava infatti una voce fondamentale
del bilancio economico della famiglia. " http://www.villevenete.net
ANDREA PALLADIO
E LA VILLA VENETA DA PETRARCA A CARLO SCARPA Vicenza,
Museo Palladio, Palazzo Barbaran da Porto 5 marzo - 3 luglio 2005 Centro
Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio Istituto Regionale
per le Ville Venete Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Vicenza, Museo Palladio, Palazzo Barbaran da Porto 5 marzo - 3 luglio
2005 http://www.cisapalladio.org/cisa/mostre/allegati/ville_05_4_percorso.pdf
Così
l'Italia ha massacrato Palladio http://www.irvv.net/Allegati/2008/8-ottobre_2008/Ottobre_08_Il
Giornale dell'arte_p 1.pdf
|