VILLA DEI VESCOVI |
A Villa dei Vescovi
un restauro distruttivo |
«Il
brolo diventa una lastra di marmo per ospitare le feste di matrimonio» |
Senza Titolo - Villa
Vescovi, allarme brolo |
A Villa dei Vescovi un restauro distruttivo Il 1º marzo scorso, con gran spolvero e previsto concorso di
autorità, professionisti, bel mondo, giornalisti e siorète,
il Fondo per l'Ambiente Italiano ha presentato a Villa dei Vescovi a
Luvigliano le proprie intenzioni riguardo al gioiello architettonico
entrato a far parte delle sue proprietà, in virtù della
donazione della famiglia Olcese, avvenuta il 28 gennaio 2005. |
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«Il brolo diventa una lastra
di marmo per ospitare le feste di matrimonio» |
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TORREGLIA. «Un’offesa a un monumento storico. Un progetto
che disapprovo totalmente». Giuliana D’Olcese De Cesare difende
la «sua» Villa dei Vescovi di Luvigliano, uno dei più
importanti monumenti dell’area collinare euganea. È l’ex moglie
di Vittorio Olcese, industriale tessile lombardo, ex deputato repubblicano
e sottosegretario del governo Spadolini, morto a 82 anni nel 1999. È
lui ad aver deciso di donare la villa al Fai. Ma Giuliana D’Olcese,
che nell’edificio ci ha vissuto per molti anni, non si rassegna a vedere
trasformato il brolo in una lastra di marmo: «Ma avete mai
visto un giardino di pietra? - accusa - Il 29 gennaio scorso sono
venuta a conoscenza di questo orrendo progetto. E adesso comincerò
la mia battaglia per fermarlo». Secondo l’ex proprietaria,
che oggi vive nel centro di Roma, il brolo verrebbe lastricato con pietra
di trachite per ottenere uno spazio per festeggiare matrimoni e cerimonie.
E i fondi per i lavori sarebbero stati trovati vendendo ai soci una
pietra del nuovo «parterre» con il proprio nome al prezzo
di 200 euro. «Un progetto senza senso perché ci sono le
terrazze che possono ospitare feste anche con centinaia di partecipanti
- denuncia Giuliana D’Olcese - Un brolo rinascimentale, disegnato
da Andrea Da Valle, non può essere sepolto dal marmo. È
uno scempio che la Sovrintendenza non deve permettere». I
coniugi Olcese comprarono la villa di Luvigliano direttamente dal vescovo
Bordignon nel 1962. «Due anni dopo finimmo i lavori di restauro
e firmammo l’atto di compravendita - ricorda la signora - È sempre
stato un posto splendido, nella tranquillità dei Colli. Adesso
volevano farne prima un ristorante o un hotel a cinque stelle. Poi per
fortuna hanno rinunciato. Ma adesso vogliono distruggere il brolo. Un
progetto contro cui mi opporrò con tutta la forza che posso». |
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VILLA DEI VESCOVI Progetto Fai discusso oggi in Provincia |
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Villa Vescovi, allarme brolo |
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TORREGLIA. E’ giallo sul progetto del Fai di lastricare
il brolo di Villa dei Vescovi. Ieri la
Commissione Cultura della Provincia, presieduta da Domenico Menorello,
si è riunita per discutere della questione. Alla riunione hanno
partecipato anche Italia Nostra, Giuliano Pisani per la
società Dante Alighieri e il professor Patrizio Giulini
dell’università di Padova. Assente il Fai, al quale la
commissione invierà una richiesta per conoscere la data di presentazione
del progetto, che secondo indiscrezioni prevederebbe la cancellazione
dell’antico brolo, del pozzo tradizionale e di alberi secolari della
villa di Luvigliano per far posto a un «parterre di pietre di
trachite». Voci smentite dal vice presidente nazionale
del Fai, l’avvocato Marco Magnifico, in una lettera inviata a Menorello.
«Da alcune settimane circolano voci
pretestuose e infondate sul fatto che il Fai abbia
scelto un progetto che copre di cemento il Brolo della Villa. |
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