Antonella Ester Finazzi (Delegazione FAI Padova) September
20, 2010 at 20.31 "ILARIA BORLETTI
BUITONI PRESIDENTE DEL FAI REPLICA ALLE ACCUSE INFONDATE DI GIULIANA
DE CESARE SU VILLA DEI VESCOVI In seguito alle dichiarazioni
di Giuliana de Cesare, prima moglie di Vittorio Olcese, su Villa dei
Vescovi, il FAI ritiene doveroso chiarire informazioni errate e parole
non veritiere. Innanzitutto si precisa che la signora Giuliana de Cesare
non ha avuto alcun ruolo nella donazione al FAI di Villa dei Vescovi,
che è stata invece effettuata da Maria Teresa Olcese, vedova
di Vittorio Olcese, e dal loro figlio Pierpaolo nel 2005. Riguardo
l’accusa mossa al FAI di stravolgere l’aspetto storico della corte della
Villa con un nuovo progetto, affidato al professor architetto Domenico
Luciani, teniamo a puntualizzare quanto segue. L’immagine di riferimento
utilizzata dalla signora de Cesare per la corte risale al 1963 e riproduce
l’aspetto conferito al luogo dagli importanti restauri realizzati all’epoca
per volere di Vittorio Olcese, allora sposato con la signora de Cesare.
Nulla però consente di affermare che questo aspetto sia quello
conferito alla corte dall’architetto Andrea da Valle negli anni Sessanta
del Cinquecento. Le fasi precedenti all’intervento Olcese sono testimoniate
da alcune immagini storiche reperite nel corso degli studi e che confermano
come il progetto del 1963 sia frutto di una libera scelta dei proprietari.
In particolare in queste foto è visibile una sistemazione di
gusto inglese tardo romantico (di fine Ottocento - primi Novecento),
con dei percorsi a vialetti con curve e il pozzo, ancora dotato della
vera di pietra, in seguito distrutta, estranea alla tradizione locale
e scollegata dal progetto originario. Intorno agli anni Trenta del ‘900
le foto storiche mostrano come la corte-giardino sia stata ridotta a
prato e, insieme all’edificio, versi in grave degrado. Scompare la vera
da pozzo, costituito ora da semplici mattoni intonacati. Negli anni
Cinquanta del ‘900 si vede come il degrado sia ulteriormente avanzato
e la superficie della corte appaia priva di alcuna formadi disegno. Sono
tuttora in corso ricerche storico-archivista avviate dal FAI ben prima
dell’inizio del lavori e la cui conclusione è prevista per la
fine di aprile. Al momento attuale, il materiale emerso non consente
pertanto alcuna ricostruzione della corte fedele al progetto cinquecentesco
- a noi ignoto -, che certamente si conformava all’aspetto rinascimentale
della Villa e nel quale è ben difficile ipotizzare la presenza
di un pozzo collocato così espressamente fuori asse, come nella
versione proposta dal restauro del 1963. In assenza per il momento di
documentazioni archivistiche più complete, dunque, e volendo
mantenere fede allo schema a croce proposto in un disegno del 1697,
il FAI ha quindi inteso dar vita a un progetto nuovo, affidato a Domenico
Luciani e concertato con la Sovrintendenza ai Beni Architettonici e
Paesaggistici, organo scientifico autorizzato ad avvallare
l’intervento, intervento che comunque - prima di essere approvato in
via definitiva - sarà condiviso con il Comitato Scientifico che
affianca il FAI nella complessa vicenda del restauro." (da pdf del FAI »)
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Giuliana D'Olcese September 21, 2010 at 19.43 ILARIA
BORLETTI BUITONI PRESIDENTE DEL FAI REPLICA ALLE ACCUSE INFONDATE DI
GIULIANA DE CESARE SU VILLA DEI VESCOVI?? Vediamo
chi le dice le parole non veritiere http://www.villadeivescovi.net/dimissioni_Marco_Magnifico.htm Esimia
Finazzi, chi è che dice parole non veritiere? Io o Ilaria Buitoni
Borletti Presidente del FAI? Analizziamo i fatti susseguitisi nell'arco
di ben sette mesi, dal Dicembre 2009 fino ai giorni attuali. Marco
Magnifico, supervisore editoriale responsabile Notiziari trimestrali
cartacei FAI - le cui esternazioni e "performances" riguardo
Villa dei Vescovi non si può dire siano viste con occhio
particolarmente benevolo dal mondo accademico Veneto - martedì
13 luglio 2010, ascoltato dalla Commissione Cultura della Provincia
di Padova, dichiarava: "Un errore la pubblicazione sui bollettini
del FAI", come si legge sul comunicato stampa (allegato) diramato
mercoledì 14 Luglio dal Presidente Domenico Menorello. Dunque
il FAI e Marco Magnifico, suo portavoce, considerano "un semplice
errore" l'aver dichiarato alla stampa (vedi Paolo Coltro su
il Mattino di Padova del 6 Luglio). Il parterre di pietre di trachite
di Villa dei Vescovi progetto di Domenico Luciani "è
il progetto di restauro del 1963 voluto da Vittorio Olcese".?! "Quell’immagine
- dichiarava infatti il portavoce del FAI, scaraventando la responsabilità
del progetto FAI-Luciani su un defunto che, in quanto tale, non
ha facoltà di replica - risale al 1963, era l’idea di
restauro dell'intervento di Vittorio Olcese e non rispecchiava
l’assetto cinquecentesco disegnato da Andrea da Valle, per il semplicissimo
motivo che non ci è pervenuto alcun documento su quell’assetto". E
la pianta del XVII secolo custodita ed accessibile a tutti presso
gli archivi della Curia di Padova cosa "rispecchia",
nei minimi particolari, se non il brolo rinascimentale di Andrea
da Valle?! Il FAI e Magnifico esibiscano "Quell’immagine
che risale al 1963, l’idea di restauro dell’intervento di Vittorio Olcese",
immagine, progetto e restauro che, se rispondessero al vero, risulterebbero
dagli archivi dell'Ente Ville Venete e della Sovraintendenza
ai Monumenti Storici. Quindi "Un semplice errore"
la reiterata pubblicazione de "Il parterre di pietre di trachite
di Villa dei Vescovi, progetto dell'architetto Domenico Luciani"? "Un
semplice errore" ripetuto lungo l'arco di sette mesi su ben
due Notiziari trimestrali cartacei editi dal FAI? "Un errore"
iniziato sul Notiziario Dicembre 2009 - Gennaio - Febbraio 2010, e "un
semplice errore" reiterato sul Notiziario Marzo - Aprile - Maggio
2010? "Un semplice errore" anche quello sul sito
internet del FAI ove dallo scorso Dicembre ancora oggi si legge
"Adotta una Pietra di Villa dei Vescovi" ? "Un
semplice errore" anche l'aver piazzato a 200 soci, a
200 euro ciascuna, 200 pietre di trachite su un progetto
offerto pubblicamente ma "progetto che oggi ancora non c'è",
come ha dichiarato Magnifico vicepresidente esecutivo e supervisore
editoriale dei Notiziari trimestrali cartacei del FAI? Dunque
"Non esiste ancora un progetto", come dichiarato dal
portavoce Marco Magnifico, da Domenico Luciani, da Giulio Muratori responsabile
FAI Padova. Allora, se ancora oggi, Luglio 2010, "Non
esiste ancora un progetto", è "un semplice errore"
l'aver allegato ai Notiziari 2009-2010 il bollettino di Conto corrente
postale intestato al numero di conto del FAI con cui accreditare 200
euro per l'adozione di una pietra del "Il parterre progetto
di Domenico Luciani"? "Un semplice errore"
allegare al Notiziario Marzo - Aprile - Maggio 2010 la lettera a firma
Luisa Bruzzolo, responsabile "Ufficio Raccolta Fondi Privati"
FAI - Fondo Ambiente Italiano, con l'offerta di adozione di una pietra
e relativa indicazione all'accredito di 200 euro? Ancora "Un
semplice errore" la cartolina recto-verso del Maggio 2010 inviata
ai soci con sul recto l'immagine de "Il parterre di pietre di trachite
di Villa dei Vescovi", sul verso gli estremi di pagamento postale
di 200 euro per l'acquisto di una pietra di un "progetto che
oggi ancora non c'è", come dichiara Magnifico il 13
Luglio alla Commissione Cultura della Provincia di Padova? E, infine,
una semplice dimenticanza l'assenza totale sul Notiziario Giugno - Luglio
- Agosto di una qualsivoglia spiegazione in merito, non solo, ma l'omissione
delle scuse dovute ai soci per l'"errore" commesso durante
ben sette mesi? Come configurare, quindi, l'aver piazzato a 200 soci
200 pietre a 200 euro ciascuna propagandando per sette mesi una
quindicina di immagini accompagnate da altrettanti testi esplicativi
delle funzioni future e dei costi de "Il parterre di pietre
di trachite di Villa dei Vescovi, progetto dell'architetto Domenico
Luciani"? Configurarla come trippa, truppa,
fuffa o cosa? Trippa, fuffa, o truppa reiterata e aggravata dalla
manifesta violazione dell'Articolo 9 della Costituzione? A occhio
e croce diremmo proprio di sì. Infatti, se parlassimo o scrivessimo
dei malaffari di un politico o palazzinaro della nota "cricca",
le cui gesta leggiamo su tutti i giornali, la chiameremmo con il suo
nome: Truppa reiterata e aggravata dalla manifesta volontà della
violazione dell'Articolo 9 della Costituzione. Renzo Fontana di
Italia Nostra che ha partecipato alla Commissione, ha dichiarato
che la siepe prevista dal secondo progetto del FAI, progetto forzato
e scaturito dalle vive proteste arrivate da istituzioni regionali
e locali, cittadini veneti, dai media, e mie,
la pavimentazione di almeno 400metri quadrati del brolo attuale, nasconderebbe
la veduta della parte bassa della villa e, portando come esempio pratico
gli spettacoli ruzantinani che si tengono a Padova all’Odeo
Cornaro, ha aggiunto che per fare spettacoli non serve un terreno
“duro”. Quindi, per "le esigenze economico-gestionali - esposte
dal FAI - la pavimentazione "di una superficie esterna di almeno
400 mq sulla quale realizzare una copertura permanente", va benissimo,
invece, il brolo Rinascimentale di Andrea da Valle. Aggiungo
che un elemento dotato di un infimo grado di cultura, cultura rudimentale,
quale dimostra essere Marco Magnifico che scrive "persona della
Sua elevatura culturale", non è idoneo ne' ha i requisiti
richiesti per operare in una struttura culturale quale vuole apparire
il FAI. E, inoltre, in contesti pubblici estranei quindi non appropriati,
sconfina dalle precise funzioni assegnategli cogliendo ogni occasione
per infangare con subdole insinuazioni la vita privata di mia figlia
e mia. http://www.villadeivescovi.net/dimissioni_Marco_Magnifico.htm
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