VILLA DEI VESCOVI

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PERCORRENDO I COLLI EUGANEI
Villa dei Vescovi è il primo bene per così dire “firmato”
entrato a far parte del patrimonio del Fai
Adagiata come una sovrana su un lieve pendìo, Villa dei Vescovi, costruita nella prima

metà del Cinquecento come residenza estiva del vescovo Francesco Pisani,

è considerata il capolavoro del Falconetto

villa dei vescovi colli Euganei

 

PERCORRENDO I COLLI EUGANEI

ed altro dall'universo di Internet

aida

Attenzioni, interessi, dintorni & altro, su Torreglia e i Colli Euganei. Svolta per i lavori di Villa dei Vescovi. Post pubblicato in Descrizione del territorio il 12 Agosto 2007

Sembra che stiano arrivando soldi per Luvigliano, destinati al restauro di Villa dei Vescovi

Molto bene, e confidiamo in un recupero veloce in modo da dare un pò di ossigeno al turismo dei colli euganei, non solo eno- gastro- turismo, ma anche un pò di turismo culturale. Villa dei Vescovi è il primo bene per così dire “firmato” entrato a far parte del patrimonio del Fai.
Grandi architetti e artisti come il Falconetto, Giulio Romano e Lamberto Sustris, infatti, hanno contribuito a rendere Villa dei Vescovi un monumento meraviglioso e unico nel suo genere. Un complesso quindi di eccezionale importanza monumentale, storica, artistica e paesaggistica che il Fai si appresta a restaurare con l'intento di preservarne l'integrità sia dell'architettura che dello straordinario contesto in cui è inserito, per consentire al pubblico di visitare, ma soprattutto di vivere, un luogo pensato espressamente per godere delle delizie e dei piaceri della mente e dello spirito.

Itinerario ad anello facile e pianeggiante che si sviluppa su strade di campagna asfaltate

o sterrate e su piste ciclabili

Il filo conduttore dell'escursione sono i luoghi della fede sparsi nelle vicinanze del bacino termale euganeo. Incontreremo forme umili di religiosità,
come i capitelli e i piccoli oratori e i più importanti centri della spiritualità europea

VILLA DEI VESCOVI

Il centro urbanistico di Luvigliano è la Villa dei Vescovi, capolavoro dell'architettura rinascimentale. Nella storia dell'architettura questa villa ha due primati: quello di essere la prima residenza che dialoga con il paesaggio circostante e quello di essere un prototipo di villa veneta. Questo felice episodio architettonico è opera di Alvise Cornaro, umanista padovano amministratore dei beni vescovili, dell'architetto pittore Falconetto e dell'architetto Andrea Da Valle che ultimò la villa nei primi decenni del cinquecento. L'edificio di proprietà della famiglia Olcese è stato donato nel 2005 al Fondo per l'Ambiente Italiano.

 

MONTEROSSO

L'abitato di Monterosso sorge ai piedi dell'omonimo colle ed è uno dei più antichi centri abitati dei Colli Euganei, anche se non conserva testimonianze archeologiche. Meritano una visita la parrochiale di fondazione medioevale, dedicata a San Bartolomeo e il parco storico di libero accesso della Villa Bembiana.
La villa, di proprietà privata, è inacessibile e nel 1918 fu sede dell'Ufficio Stampa del Comando Supremo Militare Italiano. Qui il 4 novembre venne redatto il Bollettino della Vittoria che poneva fine alla guerra con l'Austria.

 

SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA SALUTE DI MONTEORTONE

Il complesso del Santuario, costituito dalla chiesa e dall'ex-monastero agostiniano è monumento nazionale. Il luogo sacro  sorge  nei pressi di una fonte di acqua termale, utilizzata per scopi terapeutici già in epoca romana. La costruzione del Santuario si deve ad un evento miracoloso avvenuto nel 1428, quando un soldato malato di nome Pietro Falco giunto nella sorgente per curare le sue ferite vide l'apparizione della Madonna che lo invitava a recuperare una sua immagine abbandonata sul fondo della fonte. Recuperata la tavola di legno con l'immagine sacra, riacquistò la salute. Ben presto sul luogo accorse un numero così grande di fedeli da convincere il vescovo di Padova a dare inizio ai lavori per un nuovo Santuario. La cura dei luoghi fu affidata a Simone da Camerino monaco agostiniano e al suo ordine, mentre il progetto fu realizzato su disegno di Pietro Lombardo, importante architetto prerinascimentale, molto attivo a Venezia.
Il complesso monastico, soppresso sotto la dominazione napoleonica, ora è diviso in due parti: la chiesa è sede della parrocchia di Monteortone e il chiostro è di proprietà dei Padri Salesiani. All'interno della meravigliosa chiesa è possibile vedere il quadro miracoloso del XIV sec., gli affreschi quattrocenteschi, e le opere dell'Aliense, di Palma il Giovane e Jacopo da Montagnana. L'ex-monastero conserva un notevole chiostro con vera da pozzo e sale affrescate dallo Zelotti nel cinquecento

 

ABBAZIA BENEDETTINA DI SANTA MARIA ASSUNTA DI PRAGLIA

Centro della fede e della spiritualità euganea, l'abbazia di Praglia è una delle più importanti comunità benedettine d'Italia, la cui storia a piedi del Monte Lonzina ha inizio circa mille anni fa. Fondato nel 1080, il monastero visse alterne vicende di splendore e decadenza. Nel 1448 hanno inizio la ristrutturazione e l'ampliamento delle strutture monastiche che danno all'abbazia quella armoniosa monumentalità apprezzabile ancora oggi. I monaci amministrano notevoli proprietà terriere in provincia di Padova e sviluppano un importante centro culturale e spirituale. L'Ottocento è il periodo più buio dell'abbazia perchè viene soppressa dall'esercito napoleonico che provvede a spogliare il monastero di tutte le sue opere d'arte, libri e ricchezze. I monaci torneranno in possesso dell'abbazia senza terreni solo nel 1904.
La chiesa, pregevole opera rinascimentale conserva numerosi dipinti tra i quali spicca il Crocifisso di scuola giottesca. Il monastero si articola in quattro chiostri: pensile, doppio, botanico e rustico.
Di particolare pregio è la biblioteca monumentale e l'attiguo Centro del restauro del libro antico, condotto dagli stessi monaci e famoso in tutto il mondo.

 

IL CASTELLETTO

Il complesso che sorge sulla cima di un colle sede di un antico fortilizio medioevale, oggi è un severo edificio di proprietà privata che conserva l'oratorio dedicato alla Vergine, eretto dai monaci benedettini di Santa Giustina di Padova nel 1590.
Pubblicato su http://www.giscover.com/tours/tour/display/4167

 

da COLLIEUGANEI.BIZ

Villa dei Vescovi - Luvigliano

 

 Villa dei Vescovi fu costruita nel Cinquecento, come luogo di ritiro dei vescovi di Padova, da cui il nome. Alvise Cornaro, amministratore del vescovado, sovraintese alla costruzione. Iniziata nel 1474 su progetto di Bartolomeo Bon, nel 1532 venne ripresa su disegni dell'architetto veronese Giovanni Maria Falconetto (1468-1535) per il vescovo Francesco Pisani. La costruzione, iniziata intorno al 1524, passò una quarantina d'anni dopo, nel 1561, al padovano Andrea Dalla Valle (attivo 1543-1577).
I lavori si protrassero per almeno cinquant'anni.
Il corpo della villa, espressione del gusto classico romano, fu completato infine nel 1567. Fra il 1567 e il 1570, sotto un vescovo della famiglia Pisani, il cortile anteriore fu circondato da un muro di cinta merlato, mentre nel 1579 Federico Cornaro fece completare il lato occidentale della terrazza con una scalinata e un portico.
La struttura compatta a pianta quadrata e senza parti sporgenti è alleggerita dalle logge a lesene doriche che percorrono i fronti con armoniosi effetti di luce.
Quattro vaste terrazze circondano la costruzione e due grandi scalinate collegano i piani di campagna con le superfici antistanti. Gli ingressi, due eleganti portali a semicolonne ioniche e due cancelli in ferro battuto sormontati dallo stemma del Cardinal Francesco Pisani, immettono l'uno nel cortile da cui si passa al centro alle scalinate ovest, a destra nella gastaldia e a sinistra nel brolo, l'altro nel ninfeo, poi alle scalinate est. Gli ampi giardini di un tempo sono stati sostituiti da vigneti.
Le stanze interne sono allietate da affreschi cinquecenteschi con scene a soggetto mitologico attribuiti al fiammingo Lambert Sustris.
Di fronte alla Villa la Chiesa di San Martino, di cui si ha notizia fin dal 1077. Si racconta che questa, insieme alla casa arcipretale, sia stata trasportata nell’attuale posizione nel 1474 per lasciare posto alla costituzione della Villa.
(Gloria)

 

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