VILLA DEI VESCOVI

 

 Appello dal Nord Est
«Pronti a reagire ma non lasciateci soli»
Primi aiuti al Veneto Trecento imprese chiuse per l'alluvione
Anche Marzotto e Gassman firmano l'appello

Il governatore Zaia «I danni ammontano ad almeno un miliardo. C'è stata una sottovalutazione a livello nazionale dell'emergenza. Lancio un grido d'aiuto non solo al governo ma a tutti i cittadini volenterosi che magari ricordano un qualche aiuto avuto dal Veneto»
Per questo la Regione ha attivato un conto corrente presso Unicredit Banca su cui è possibile versare un contributo
Codice Iban: IT 62 D 02008 02017 000101116078

 

In una lettera la richiesta di interventi. Appello dal Nord Est «Pronti a reagire ma non lasciateci soli»
Imprenditori e intellettuali: il Veneto merita considerazione. La pioggia, i fiumi che straripano, le città del Veneto, Vicenza in testa, che finiscono sott'acqua. Danni ingentissimi. Sette personalità venete dell'economia e della cultura lanciano un appello alle autorità perché aiutino la regione a risollevarsi.

 

La violenza della pioggia, la furia dell'acqua straripata dai fiumi, la devastazione delle campagne, Vicenza - città del Palladio e capitale economica di una provincia che produce quanto una nazione - trasformata in un lago dal quale, scesa l'acqua, sono saliti i morti. Le provincie di Padova, Verona e Treviso (come nel 2007 Mestre e prima ancora il Polesine) sferzate dal la stessa furia, con le loro migliaia di sfollati, i danni ai negozi e alle strutture economiche, l'inondazione di interi paesi, le frane in montagna. Questo è il Veneto oggi: una catastrofe lo ha messo in ginocchio, riaprendo le ferite della terra del Vajont, che mentre faticava per uscire dalla miseria ha sacrificato paesaggio e, talvolta, valori. E' una terra che ha conquistato il mondo con le sue imprese, ma non sempre ha saputo o ha potuto realizzare l'impresa di difendere il proprio territorio dalla natura e dall`uomo.
Il dramma che la nostra regione sta vivendo in questi giorni ha disvelato una fragilità idrogeologica non meno veneta che italiana, e così pericolosa da compromettere in poche ore la sensazione di forza maturata in decenni di crescita.
Non è, come alcuni mezzi d'informazione, soprattutto televisivi, hanno fatto sembrare in questi giorni, l'allagamento di un quartiere o di un paesino, ma un'emergenza nazionale.
Il Nord dell'Italia è stato spezzato in due dalla chiusura dell'A4, corridoio dei traffici europei. E una parte del Paese, tutt'altro che laterale nella geografia e nell`economia del continente, reclama ora l'attenzione e la centralità che essa merita.
La regione - con le sue forze produttive e le sue risorse intellettuali, oltre che con le sue istituzioni - non ha certo timore di reagire, rimboccandosi le maniche come già tante volte nel corso della sua storia. Non solo. Ma chiede di condividere con il resto dell'Italia lo sforzo della maturazione di una nuova cultura della prevenzione e della salvaguardia, che coniughi amore per l'ambiente e sviluppo, ecologia e innovazione.
Il Veneto ha spesso fornito, negli ultimi anni, le idee e l'energia che hanno consentito di continuare a competere in questa difficile congiuntura economica.
E' ora il momento di affrontare il tema della tutela del territorio, che troppo a lungo è stato rimosso o differito, per lo sforzo economico che richiede l'investimento in lavori invisibili di manutenzione e di protezione. Opinione pubblica e classe politica hanno, a tal proposito, pari,responsabilità.
Chiediamo dunque attenzione, non retorico compatimento.
Urge una riflessione che, coinvolgendo soggetti istituzionali, imprenditori, università, intellettuali, comitati operosi e non antagonisti, crei le condizioni perché davvero quello che è accaduto non si ripeta più, né qui né altrove.
Da solo, il Veneto non farà mai questo passo avanti. Per un lavoro così difficile, di fronte alla conta dei danni e alle risorse preventivabili per far fronte alla gestione virtuosa del territorio, non bastano certo gli stanziamenti annunciati oggi stesso nell'ambito della programmazione finanziaria (20 milioni di euro). Al di là di rivendicazioni politicamente identitarie che non mette conto evocare, una regione che ogni anno ha un saldo fiscale di 6 miliardi a favore del Paese, probabilmente merita più considerazione.
Conciliare Tav e pulizia dei fiumi, nanotecnologie e governo delle acque (come lo si chiama, qui, dai tempi della Serenissima), è un obiettivo ambizioso.
Al di là delle diverse declinazioni politiche e ideali che potrà assumere questo percorso, vorremmo che questa lettera-appello diventasse il manifesto o il segnale di una nuova cultura dello sviluppo sostenibile capace di coinvolgere classi dirigenti e società civile.
Andrea Tomat
Carlo Mazzacuratì
Giuseppe Zaccaria
Carlo Carraro
Alessandro Mazzucco
Riccardo Calimani
Alvise Zorzi
Andrea Tomat, presidente Confindustria Veneto; Carlo Mazzacurati, regista; Carlo Carraro, rettore Università Ca' Foscari di Venezia; Giuseppe Zaccaria, rettore Università di Padova; Alessandro Mazzucco, rettore Università di Verona; Riccardo Calimani, scrittore; Alvise Zorzi, storico e scrittore
Da "Il Corriere della Sera" di venerdì 5 novembre 2010
http://rassegnastampa.mef.gov.it/mefeconomica/View.aspx?ID=2010110517076165-1

 

Fondi dal governo. «Ma a noi serve di più»
Primi aiuti al Veneto Trecento imprese chiuse per l'alluvione
Marzotto e Gassman firmano l'appello

 

MILANO - A Bovolenta, nel cuore del Veneto delle piccole imprese messo in ginocchio dall'alluvione, cittadini e artigiani raccontano di aver perso tutto con le lacrime agli occhi. Tutto è coperto da tre metri di fango e polemiche per il ritardo dei soccorsi: 4o fabbriche e fabbrichette che danno lavoro a 500 persone. Quaranta piccole imprese che aggiunte a quelle finite sott'acqua nell`intero Padovano fanno 150. E sommate ad altrettante nel Vicentino arrivano a 300. Sono loro l'emblema del laborioso Veneto che dopo aver dato tanto adesso chiede. Attraverso l'appello di imprenditori e intellettuali (altri sei nomi illustri ieri si sono aggiunti a quelli dei primi sette firmatari).
E adesso anche attraverso quella «lobby della politica» chiamata a raccolta dal governatore Luca Zaia: parlamentari di ogni colore al lavoro per chiedere l'inserimento dei fondi per la ricostruzione all'interno della Finanziaria.
Da Antonio De Poli (Udc) a Paolo Giaretta (Pd), da Fabio Gava (Pdl) a Manuela Dal Lago (Lega). Che al Corriere del Veneto dice: «Abbiamo già parlato con Calderoli e Tremonti e siamo riusciti a far salire a 20 milioni la cifra per le prime opere.
Mercoledì sarà pronto il maxi emendamento, il tentativo è quello di inserire 100 milioni per il Veneto». Uno strumento, quello della ex Finanziaria, che anche il segretario del Pd Bersani indica come «sede ideale per dimostrare come si voglia aiutare il Veneto e il Paese».
Fin qui le ipotesi. Cosa certa sono invece i 39 milioni di danni denunciati ieri dalle imprese vicentine.
E i 20 milioni stanziati dal governo con il riconoscimento dello stato di emergenza per il Veneto ma anche per Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana e Calabria: «Soldi che serviranno per i primi interventi urgenti», ha detto il capo della Protezione civile Bertolaso.
«Ringrazio per la celerità, è un buon segnale anche se siamo solo all'inizio: i danni ammontano ad almeno un miliardo» ha ribadito il governatore Zaia. Che ha aggiunto: «C'è stata una sottovalutazione a livello nazionale dell'emergenza». E ancora: «Lancio un grido d'aiuto non solo al governo ma a tutti i cittadini volenterosi che magari ricordano un qualche aiuto avuto dal Veneto». Per questo la Regione ha attivato un conto corrente presso Unicredit Banca su cui è possibile versare un contributo (codice Iban: IT 62 D 02008 02017 000101116078).
All'appello lanciato sul Corriere da imprenditori e intellettuali intanto si sono aggiunti sei nuovi nomi: quelli del presidente e del direttore del Teatro Stabile del Veneto Laura Barbiani e Alessandro Gassman (l'ultimo veneto solo d'adozione), dell'imprenditore e presidente dell'Enit Matteo Marzotto, del presidente veneto di Confturismo Fabio Michielli, dell'imprenditrice Marina Salomon e dello scrittore Tiziano Scarpa.
Alessandra Mangiarotti
CORRIERE DELLA SERA
Appello dal Nord Est Pronti «Pronti a reagire ma non lasciateci soli». L'appello di imprenditori e intellettuali sul Corriere per l'alluvione Roma si muove. Ma il Veneto: non basta. Alluvione: il Veneto delle piccole imprese è in ginocchio e, dopo l'appello di imprenditori e intellettuali, ora parlamentari di ogni colore sono al lavoro per chiedere più fondi per la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio (nella foto Ansa lo straripamento del Bacchiglione).
Roma stanzia 20 milioni. Il governatore Zaia: serve un miliardo.
Da "Il Corriere della Sera" di sabato 6 novembre 2010
http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=52342207

 

Un gesto di solidarietà dei consiglieri padovani
alle famiglie padovane

Di Gianni Berno (del 06/11/2010 @ 14:38:59)

 

Lunedì 8 ci sarà il Consiglio Comunale: tema forte e di attualità la proposta di legge sulla sicurezza idrauilica del territorio che ci auguriamo che venga votata da tutti i partiti visto che è stata proposta dai due presidenti dicommissione Boselli e Mariani e dunque non è la proposta di un partito ma assume un taglio istituzionale; lo stesso vicepresidente della Provincia Marcato ieri durante il vertice a Palazzo Moroni convocato dal nostro sindaco ha affermato di condividere la proposta e dunque ci aspettiamo un atteggiamento positivo anche da Lega e PDL, mentre ovviamente la maggioranza (PD e altri partiti) voteranno a favore.
Proporremo all'inizio del Consiglio un gesto di solidarietà che speriamo venga seguito da tutti i consiglieri comunali, provinciali e regionali di tutto il territorio: devolvere il gettone di presenza della seduta al conto corrente che il Comune di Padova ha attivato a favore delle famiglie padovane alluvionate; il buon esempio è contagioso.
Gianni Berno Capogruppo PD
http://www.gianniberno.it/dblog/articolo.asp?articolo=141

 

Corriere della Sera 5 Novembre 2010
«S'impegni tutto il Paese» L'appello del Veneto
Appello dal Nord Est «Pronti a reagire ma non lasciateci soli» Imprenditori e intellettuali: il Veneto merita considerazione
Da Tomat a Mazzacurati, lettera-appello dal «Corriere» per una nuova cultura dello sviluppo sostenibile.

 

Da Andrea Tomat a Carlo Mazzacurati. Passando per Giuseppe Zaccaria, Carlo Carraro, Alessandro Mazzucco, Riccardo Calimani e Alvise Zorzi. Sette personalità venete dell'economia e della cultura lanciano dal Corriere della Sera un appello alle autorità perché aiutino il Veneto a risollevarsi. «La nostra regione è una terra che ha conquistato il mondo con le sue imprese, ma non sempre ha saputo o ha potuto realizzare l'impresa di difendere il proprio territorio dalla natura e dall'uomo» scrivono in una lettera.
«La regione non ha certo timore di reagire, rimboccandosi le maniche come già tante volte nella sua storia (...) ma è ora il momento di affrontare il tema della tutela del territorio - proseguono i firmatari dell'appello - che troppo a lungo è stato rimosso o differito, per lo sforzo economico che richiede l'investimento in lavori invisibili di manutenzione e di protezione. Opinione pubblica e classe politica hanno, a tal proposito, pari responsabilità. Chiediamo dunque attenzione, non retorico compatimento. (...) Da solo il Veneto non farà mai questo passo avanti. (...)
Al di là delle diverse declinazioni politiche e ideali che potrà assumere questo percorso, vorremmo che questa lettera-appello diventasse il manifesto o il segnale di una nuova cultura dello sviluppo sostenibile capace di coinvolgere classi dirigenti e società civile».
Marco Cremonesi Corriere della Sera
http://rassegnastampa.mef.gov.it/mefeconomica/View.aspx?ID=2010110517076165-1

 

Appello dal Nord Est «Pronti a reagire ma non lasciateci soli».
Corriere del Veneto - Inondazioni. - venerdì 5 Novembre 2010

 

L'appello di imprenditori e intellettuali
«Pronti a reagire ma non lasciateci soli»
Da Tomat a Mazzacurati, lettera-appello dal «Corriere» per una nuova cultura dello sviluppo sostenibile

 

Da Tomat a Mazzacurati, lettera-appello dal «Corriere» per una nuova cultura dello sviluppo sostenibileDa Andrea Tomat a Carlo Mazzacurati. Passando per Giuseppe Zaccaria, Carlo Carraro, Alessandro Mazzucco, Riccardo Calimani e Alvise Zorzi. Sette personalità venete dell'economia e della cultura lanciano dal Corriere della Sera un appello alle autorità perché aiutino il Veneto a risollevarsi.
«La nostra regione è una terra che ha conquistato il mondo con le sue imprese, ma non sempre ha saputo o ha potuto realizzare l'impresa di difendere il proprio territorio dalla natura e dall'uomo» scrivono in una lettera. «La regione non ha certo timore di reagire, rimboccandosi le maniche come già tante volte nella sua storia (...) ma è ora il momento di affrontare il tema della tutela del territorio - proseguono i firmatari dell'appello - che troppo a lungo è stato rimosso o differito, per lo sforzo economico che richiede l'investimento in lavori invisibili di manutenzione e di protezione. Opinione pubblica e classe politica hanno, a tal proposito, pari responsabilità.
Chiediamo dunque attenzione, non retorico compatimento. (...)
Da solo il Veneto non farà mai questo passo avanti. (...) Al di là delle diverse declinazioni politiche e ideali che potrà assumere questo percorso, vorremmo che questa lettera-appello diventasse il manifesto o il segnale di una nuova cultura dello sviluppo sostenibile capace di coinvolgere classi dirigenti e società civile». http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/5-novembre-2010/appello-imprenditori-intellettuali

 

Il Veneto sott'acqua ora cerca le colpe
Dario di Vico Corriere della Sera - giovedì 4 Novembre 2010
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Villa dei Vescovi News **Come aiutare il Veneto?
Anche un euro può aiutare il Veneto!
L'appello di imprenditori e intellettuali «S'impegni tutto il Paese».
Aiutatevi che Dio vi aiuta, fate circolare tra quanti più potete: Anke tra i nemici!;- Sì, anche un euro può aiutare il Veneto.
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«Stop killing Pompeii Ruins»
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Stop killing Pompeii Ruins ci risiamo...

 


Crollano gli Scavi di Pompei, sotto i colpi dell’incuria | Il Gazzettino Vesuviano | IGV
www.ilgazzettinovesuviano.com
Crollano gli Scavi di Pompei, sotto i colpi dell’incuria. All’alba di oggi la “schola armaturarum” è venuta giù, lasciando solo pezzi di muro

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